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E’ iniziato dal quartiere a dominanza rom conosciuto in città come Ciampa di Cavallo il tour ‘Prima gli ultimi’ del candidato a sindaco Pasqualino Ruberto. «Voglio costruire un futuro partendo dal basso – ha esordito l’ex presidente di Calabria Etica - perché “gli ultimi” non devono essere emarginati, ma vanno aiutati con provvedimenti a partire dalle zone in cui vivono, luoghi spesso con le fogne a cielo aperto».
Ruberto non ha glissato sui forti contrasti che si sono vissuti in questi anni in realtà come la Ciampa in cui cittadini italiani e di etnia rom, seppur lametini da generazioni, hanno spesso avuto attriti e contrasti legati alle loro diversità. Per Ruberto l’integrazione non deve essere una costrizione, specie qualora ci siano state esperienze fallimentari come quella, appunto, di Ciampa di Cavallo.
Mentre, nell’ambito del confronto con gli altri candidati a sindaco andato in onda su LaC, il leader di Labor ha ipotizzato lo sgombero dell’attuale campo rom di Scordovillo e la creazione di un nuovo e attrezzato, oltre che video sorvegliato, campo fuori dal centro cittadino.