VIDEO | L’11 dicembre il Tar esaminerà i ricorsi sullo scrutinio delle elezioni di novembre 2019. Il sindaco ammette le “anomalie” ma non ritiene possano inficiare le votazioni
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«Sono soddisfatto della verifica, non c’è un solo voto delle liste che hanno sostenuto me o che è stato dato a me contestato. Ha trovato conferma quello che era stato l’esame della commissione elettorale del tribunale: in alcune sezioni i presidenti hanno probabilmente mal compilato le schede. Gli avvocati del Comune sostengono che si tratta di errori irrilevanti rispetto alla genuinità e alla certezza del voto. Siamo fiduciosi che la città non vada incontro ad un ennesimo trauma dal quale probabilmente stavolta non si riprenderebbe».
Paolo Mascaro è sereno mentre attende il pronunciamento del Tar sui ricorsi presentati da alcuni ex candidati a sindaco in merito allo scrutinio che lo ha portato a via Perugini. L’udienza di esame si terrà l’11 dicembre e in città c’è attesa. Ombre su come sono stati conteggiati i voti sono emerse sin da subito, tanto che il tribunale è stato impegnato per giorni nella stesura dei verbali, fino ai ricorsi di due ex candidati a sindaco Silvio Zizza e Massimo Cristiano.
Inizialmente si parlava di discrasie tra verbali, ma le verifiche della prefettura hanno portato in luce un quadro ben più complesso. In particolare, sotto la lente di ingrandimento dei giudici sarà il fenomeno ribattezzato “scheda ballerina” e le schede mancanti nonché quelle in più ritrovate in diversi seggi. Circostanze che potrebbero avere inciso non sull’elezione di Mascaro ma, forse, sulla nomina di qualche consigliere.