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Fernando Miletta certe cose non le ha mandate giù. Le voci uscite sulla vecchia gestione della Lamezia Multiservizi non le accetta, ad iniziare dalla questione dei bilanci. Il nuovo presidente dell'ente, Giuseppe Costanzo, riferendo in commissione Affari Generali, ha parlato di bilanci non veritieri e di una situazione economica dell'ente molto complicata: “La cosa che più colpisce è che si mette in discussione non solo il presidente della società, ma si mette in discussione la stessa società. E quando si dice bilanci non veritieri, che nell'accezione comune si intendono falsi, rimango perplesso. I rapporti che ho avuto io all'interno della società sono stati con persone, ad iniziare dal ragioniere, ai revisori dei conti, fino ai dirigenti che concorrono a stilare un bilancio, di piena collaborazione, riconoscendo loro una serietà professionale e una correttezza nel non gonfiare mai una sola cifra. E con un richiamo anche al cda a mantenersi sempre al di sotto di quello che erano le cifre che si potevano spendere. Sono intevenuto prima di tutto sul fatto del servizio scolastico. La nuova amministrazione, facendo quattro conti, è arrivata alla grande scoperta che una volta erano ottocento alunni, adesso sono quattrocentocinquanta, quindi per loro non è possibile che il costo del servizio rimanga invariato.”
La nuova amministrazione sostiene che debba diminuire questo costo...
“Si, ma non si tratta di vendere articoli, che meno vendi e meno incassi. Si tratta, invece, che il trasporto tu lo devi fare e alla stessa ora partono tutti i pullman, quindi le corse sono quelle. I lavoratori in organico sono rimasti quelli. E se per caso c'era personale in esubero, è stato utilizzato per i servizi aggiuntivi, che riguardano in particolare tre servizi per l'handicap. Inoltre, anche nelle scuole dell'obbligo adesso ci sono le visite guidate, che ormai fanno parte della didattica, anche in orario extra scolastico, quindi con costi aggiuntivi per la Multiservizi, che contribuiscono a migliorare l'offerta formativa nei confronti dei bambini e a garantire il servizio alle persone con handicap. Tutto il personale che abbiamo in organico viene impiegato per questo tipo di servizi ai bambini. Con un occhio alla sicurezza, visto che spesso sui pullman vengono messi due addetti, perché uno deve controllare i bambini. E' chiaro che se si fa un conto ragionieristico e si affida il tutto ai privati, il servizio costerà la metà, ma a discapito della qualità dei servizi e dei lavoratori. Le imprese che pagano stipendi decenti sono poche. Del resto la storia della Multiservizi qual è? Il servizio della nettezza urbana era affidato a privati e se lo è preso la Multiservizi dopo i drammatici fatti che portarono all'omidicio dei due netturbini, quando la mafia era entrata nei servizi di nettezza urbana. Il servizio scolastico era dei privati e lo ha assorbito la Multiservizi, così come il servizio di trasporto handicap. Quindi il Comune ha fatto queste scelte, dopo che c'era stato il fallimento nella gestione da parte dei privati, con addirittura l'inquinamento di carattere mafioso. Noi abbiamo operato da una parte sulla qualità dei servizi e dall'altra garantendo anche ai lavoratori stipendi decenti e dignitosi.”
Tra i servizi affidati c'è anche quello relativo alla manutenzione delle strade...
“C'erano dei lavoratori socialmente utili, al Comune, che chiedevano una stabilizzazione. La Multiservizi si rese disponibile, assorbendo il servizio di manutenzione. Quando ci fu trasferito, il servizio valeva 320mila euro, ma la parte più sostenziosa era la copertura assicurativa. E' successo che il Comune, i dirigenti comunali, ci hanno trasferito il servizio, garantendo che successivamente avrebbero provveduto a quantificare quant'era la copertura assicurativa. La copertura assicurativa valeva un milione e ottocentomila euro, con la franchigia interamente pagata. Noi abbiamo proposto al Comune di darci anche meno, in modo da poter realizzare delle economie, ma la copertura assicurativa non potevano non darcela. Ma questa copertura alla Multiservizi non è mai arrivata. Addirittura si ipotizza un'indebito arricchimento da parte del Comune. Perchè ci hanno dato il servizio, ma non ci hanno dato la copertura assicurativa, per cui noi dovevamo pagare gli incidenti che avvenivano su strade di cui non eravamo nemmeno proprietari. Come Multiservizi potevamo rispondere se avveniva un incidente su un rappezzo stradale fatto da noi, non potevamo rispondere di un contenzioso su tutta la rete stradale cittadina.”
Peraltro lei ha ricordato che di quelle cause parecchie erano riferibili alla truffe scoperte con l'operazione Perseo...
“Si, quando è venuta fuori l'operazione Perseo, prima di pagare, sono stati segnalati alle autorità competenti, tutti i sinistri che erano avvenuti, per vedere se ci fosse una qualche attinenza. A garanzia della trasparenza, per vedere se tra quelli che avevano intentato causa ci fosse qualcosa di riconducibile alle varie truffe.”
Cause che, peraltro, in totale sono più di 500. Perchè c'è un solo avvocato che le gestisce tutte, con una convenzione sottoscritta in maniera diretta, senza un avviso pubblico o una manifestazione di interesse?
“Questa è una situazione che risale alle fine degli anni 90, giunta Lo Moro per capirci. Lo stesso avvocato è stato confermato anche quando c'è stata la giunta Scaramuzzino, quando poi ci sono stati i commissari prefettizi ed è stata confermata anche dalla giunta Speranza.”
Perchè è stato sempre confermato?
“Mi hanno spiegato gli uffici che innanzitutto si tratta di un avvocato che l'ha vista nascere la Multiservizi, perché si tratta oltretutto di un ex amministratore. Dopodichè, per tutte le cause ordinarie, che riguardavano la Multiservizi, anche in virtù di una convenienza di carattere economico, abbiamo pensato di affidare tutto a lui, anche se, vista la mole, gli sono stati affiancati anche altri avvocati, anche qui si dice una falsità. Come avvenuto, ad esempio, quando abbiamo intentato una causa alla Regione sul chilometraggio attribuito a Lamezia.”
Un altro aspetto che non è chiaro, è l'assenza dei controlli analoghi da parte del Comune sulla Multiservizi, le risulta?
“Il controllo analogo è una misura che viene fatta dai Comuni soci, che sono 26, a garanzia dei piccoli Comuni, non di quello più grande. Perchè il Comune più grande ogni sei mesi riceve la relazione del presidente dell'ente, riceve i bilanci, i consiglieri comunali, direttamente, possono esercitare questa funzione, quindi il Comune più grande il controllo lo ha nei fatti. Tutti i Comuni soci dovevano costituire un'assemblea per esercitare questo controllo analogo, eleggendo un presidente, che sarebbe toccato al Comune più grande. Il controllo analogo vigila sulla corretta andatura dei servizi ed è garanzia per i Comuni più piccoli. Lamezia ha una quota del 51%, nomina due rappresentati su tre nel cda della Multiservizi, il controllo lo esercita ogni giorno. E' soltanto da un punto di vista formale che questo controllo non è avvenuto.”
Ma qual è lo stato di salute delle casse della Multiservizi? C'è davvero un rischio default?
Io vedo una situazione di criticità, dovuta fondamentalmente ad un fatto, cioè che ci sono dei crediti che vengono incassati con ritardo. Lo stesso Comune di Lamezia deve dare alla Multiservizi, ad oggi, circa dieci milioni di euro, che poi equivale più o meno ad un corrispettivo annuo. Poi, per quanto riguarda il servizio idrico, c'erano finché c'ero io circa sei milioni di euro di tariffe non riscosse, su quella cifra noi abbiamo fatto una svalutazione crediti di un milione e settecentomila euro. Quando c'ero io, nel 2013, questa svalutazione era vicina al 25-30%. Facendo un'indagine su tutte le società simili alla Multiservizi, si vedrà che lì la svalutazione varia dal 5 al 15%. Quindi noi abbiamo svalutato tanto, ben oltre la media di settore. Gli altri crediti dell'ente sono nei confronti dei Comuni, che mi sorprende che qualcuno li ritenga crediti inesigibili. La vera criticità dell'ente è l'incapacità della riscossione dei crediti. Come del resto avviene anche per il Comune di Lamezia, che deve fare i conti anche con la diminuzione delle risorse da parte del governo centrale. Ma la cosa grave è che prima hanno detto che il Comune era in dissesto, che era peggio di come l'avevano immaginato. Però poi hanno approvato il bilancio consuntivo, poi hanno approvato il bilancio di previsione che era quello di Speranza. Quindi, dov'è il dissesto? A meno che Mascaro non sia, come si è definito lui in un comizio, il Messia, per cui fa moltiplicare i soldi. Oppure, per fare cassa al Comune, non vogliano riversare sulla Multiservizi alcune partite, tipo quella delle strade o il taglio al trasporto scolastico, senza che il presidente dell'ente si opponga. Sono proprio queste le misure che potrebbero determinare il deficit milionario a cui si riferiva Costanzo. Non vorrei che per salvare la madre, si uccidesse la propria creatura...
Guglielmo Mastroianni