"Ho appreso incidentalmente che una testata giornalistica on-line, nel riportare alcuni stralci del mio intervento in seno al Consiglio Comunale del 19/10/2015, appositamente convocato per discutere della tematica “Sacal”, mi ha attribuito alcune considerazioni concernenti l’operato della Magistratura inquirente lametina, nell’ambito delle indagini in corso sulla gestione della società aeroportuale, che non corrispondono al contenuto del mio intervento.
Ed infatti, nell’esprimere le mie considerazioni in ordine alla richiesta dell’azzeramento del CdA Sacal, avanzata da alcune componenti politiche, mi sono limitato a dedurre che un’indagine ancora a livello embrionale, senza la formulazione di un capo di imputazione specifico, non può essere politicamente strumentalizzata al fine di chiedere le dimissioni dell’intero CdA di una Società, avente portata strategica come, appunto, quella aeroportuale.
Un radicale e repentino mutamento della governance determinerebbe, l’ovvia penalizzazione dell'attività aziendale, in un momento cruciale per la società stessa.
Ribadisco, pertanto, e non ce ne sarebbe stato bisogno se non fossero state riportate in forma errata le mie parole, la mia massima fiducia nell’operato della Procura della Repubblica di Lamezia Terme della quale, peraltro, ho sempre apprezzato come cittadino, avvocato ed ora come amministratore, le doti di massima intransigenza ed equilibrio e che l’ha portata ad ottenere, nel corso degli anni, importanti risultati, investigativi e giudiziari, a salvaguardia degli interessi e della sicurezza della città.
Respingo, pertanto, qualunque interpretazione strumentale delle mie parole che, del resto, risultano registrate agli atti del Consiglio Comunale."