Silvio Zizza ricorre al Tar denunciando gravi irregolarità che avrebbero determinato «un esito elettorale alterato»
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«Discrasie, irregolarità, anomalie, omissioni e incongruenze». Con queste motivazioni l'ex candidato a sindaco di Lamezia Terme dei 5s, Silvio Zizza, ha fatto ricorso al Tar per chiedere l'annullamento dei verbali di voto e delle elezioni dello scorso dieci e 24 novembre in virtù di anomalie che riguarderebbero oltre la metà delle sezioni. Insomma, continua la soap opera relativa al conteggio e riconteggio dei voti delle amministrative lametine.
«Correzioni, rimaneggiamenti, aggiustamenti dei risultati sulla scorta di deduzioni aritmeticamente impossibili - si legge nel ricorso -. Mancata concordanza tra i totali dei voti di lista, dei voti espressi in favore dei candidati a sindaco, delle preferenze attribuite ai candidati a consigliere, che in taluni casi superano quelle attribuite alla lista di appartenenza».
Zizza, tramite gli avvocati Giuseppe Pitaro e Gaetano Liperoti, afferma che «le dedotte irregolarità risultano invalidanti per l’intero procedimento elettorale, essendo oggetto di causa la corretta trasposizione della volontà elettorale dei cittadini lametini nei verbali sezionali». Ma non solo. «Le gravi anomalie riscontrate nel procedimento elettorale - si legge nel testo del ricorso - sono tante e tali da richiedere una generale rinnovazione delle operazioni elettorali, dando prova e contezza giuridico/fattuale delle gravissime irregolarità che hanno condizionato l’intero procedimento e conseguentemente determinato un esito elettorale alterato».