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A dieci giorni circa dal voto nella maggioranza lametina iniziano a sentirsi i primi scricchiolii. Ad alzare la testa è l’Udc, rimasto fuori dalla giunta comunale. Nell’annuncio dato dal sindaco Paolo Mascaro al momento della presentazione del governo cittadino, è stato spiegato che i nomi forniti dallo scudo crociato non si sarebbero incastonati nel disegno del neo primo cittadino. Un’affermazione che non poteva cadere nel vuoto. Il partito di Cesa si è immediatamente riunito. La loro proposta era quella di affidare la delega ai Fondi Europei a Pasquale Di Spena. Secondo il partito però solo mezzora prima della presentazione ufficiale della giunta, tramite una telefonata, sarebbero stati informati della decisione di metterli alla porta, di non farli entrare in giunta, mentre la tanto agognata delega sarebbe stata trattenuta dal sindaco.
L’Udc difende la figura di Spena definendolo un « valente e stimatissimo professionista, da sempre dedito al lavoro, alla famiglia e al mondo sociale» e critica aspramente il fatto di non essere stato avvisato prima della cosa e di non avere potuto, di conseguenza, proporre un’alternativa al nome di Spena, visto che sembrerebbe, almeno ufficialmente, che quello di Mascaro sia un veto sul nome più che sul partito.