Ai microfoni del format di LaC Tv Buongiorno in Calabria il primo cittadino rivendica di aver messo in sicurezza i conti del Comune e di aver avviato numerose opere pubbliche. Le ragioni dei rapporti di coalizione? «Valgono solo se non si ha un sindaco uscente»
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Una motivazione chiara del perché ancora la sua candidatura non sia stata ufficializzata dal centrodestra non sa darsela nemmeno lui. Paolo Mascaro, sindaco di Lamezia Terme, ai microfoni di “Buongiorno in Calabria”, condotto da Massimo Clausi e Jennifer Stella, dice che la riconferma di un sindaco uscente dovrebbe essere naturale, soprattutto se questo porta a casa risultati.
Durante la trasmissione (in diretta tutti i giorni dalle 8,30 alle 10 dalla suite aeroportuale di Lamezia) dice di averne portato parecchi, a partire dalla messa in sicurezza dei conti comunali. Lamezia è uscita dal predissesto, il bilancio è stato liberato dalla trappola dei derivati, si è compiuto il salvataggio della Lamezia Servizi.
Il sindaco quindi fa risalire tutto alle vecchie vicende politiche cittadine, a partire dallo scioglimento per infiltrazioni mafiose, che definisce dettato da una regia occulta e fosca e dalla sua vittoria da civico contro i partiti tradizionali. Adesso però da 14 mesi ha aderito a Forza Italia e l’avvocato dice che è tempo di pensare al futuro, perché su Lamezia i progetti in cantieri sono diversi sia dal Pnrr, per cui la sua amministrazione è stata citata come esempio virtuoso, dal Cis Volare per l’aeroporto di Lamezia Terme, e i quattrini del Pinqua per la rigenerazione urbana: «Di fronte a tutto questo, io credo di meritare la ricandidatura».
A chi gli fa notare come il centrodestra sia fortissimo a livello regionale, ma debole sui territori visto che ha perso le amministrative nei centri più grandi della Calabria, Mascaro replica «allora forse possiamo dire che il motivo sta nel fatto che ha compiuto scelte suicida nella scelta dei candidati?». Interrogativo retorico ovviamente.
Mascaro respinge anche l’ipotesi che questo attendismo sia dovuto ad equilibri più complessivi di coalizione. «Capisco questo tipo di ragioni, ma queste valgono quando non si ha un sindaco uscente, allora è giusto che ogni partito avanzi le sue legittime rivendicazioni. Ma questo principio non può essere applicato in presenza di un sindaco uscente, soprattutto se quel sindaco è uno dei pochi che governa una grande città per il centrodestra». Insomma un messaggio chiaro alla sua coalizione che però fino ad oggi continua a nicchiare.
La seconda parte del programma, invece, ha avuto come ospite il giovanissimo attore Giuseppe Pallone che pur diciottenne ha già all’attivo diverse interpretazioni. Ha recitato nella ottava stagione della serie “Che Dio ci aiuti” in questi giorni in onda su Rai Uno ed è in uscita il suo primo film da protagonista “Il migliore dei mali”