Il coordinatore azzurro De Biase ha convocato nei giorni scorsi una riunione in cui è stato evidenziato il saldo positivo dell'attuale gestione del Comune. Nuovo incontro a breve per i dem, Grandinetti: «Bisogna ridare linfa vitale alla coalizione»
Tutti gli articoli di Politica
PHOTO
In qualche modo a Lamezia Terme il fermento nell’ambito della sfera politica cittadina inizia a dare segnali che più concretamente guardano alle prossime elezioni amministrative. E se da un lato Forza Italia, partito del sindaco Mascaro, chiama a raccolta i propri rappresentanti istituzionali dall’altro il maggiore partito della compagine del centrosinistra, il Pd prosegue la sua attività organizzativa con l’obiettivo di raggiungere la tanto agognata unità che è mancata alle precedenti elezioni.
Per la cronaca quindi, in una nota, il coordinatore cittadino azzurro Salvatore De Biase, rende noti i contenuti di una riunione svoltasi nei giorni scorsi alla presenza del sindaco, dal vicesindaco Antonello Bevilacqua e dell’assessore Luisa Vaccaro, insieme al gruppo consiliare composto dai consiglieri Matteo Folino, Tranquillo Paradiso, Anna Caruso e Maria Grandinetti. «La nuova compagine lametina di Fi si pone in prima linea – scrive infatti De Biase - per offrire alla città prospettive di sviluppo ed il perseguimento di obiettivi tangibili che testimoniano gli incontestabili risultati ottenuti dall’amministrazione Mascaro». Un rilancio dunque che ha tutto il sapore di una ricandidatura da parte dell’attuale primo cittadino.
Nell’ambito della riunione infatti sono stati approfonditi diversi temi relativi all’azione amministrativa della giunta Mascaro. Un lungo elenco di opere realizzate ed inaugurate nei tre centri urbani che compongono Lamezia Terme e cioè Sambiase, S. Eufemia e Nicastro. Una sorta di bilancio che, neanche a dirlo, per il partito di Forza Italia ha come risultato un saldo positivo dell’attività amministrativa. Ed infatti De Biase nel suo resoconto scrive: «L’amministrazione si presenta come un ente che ha pianificato e realizzato progetti, assumendosi la responsabilità di informare la cittadinanza» ed aggiunge che «saranno organizzati ulteriori incontri per illustrare adeguatamente gli obiettivi programmatici finora, nel rispetto degli obiettivi prefissati e conseguiti sotto la guida del sindaco Mascaro, in seguito al mandato conferito dagli elettori». Detto ciò De Biase dà appuntamento al prossimo incontro che sarà questa volta pubblico con il placet del parlamentare di riferimento Cannizzaro, «figura emblematica su cui poter contare» e di cui daremo conto in seguito.
Dal canto suo Francesco Grandinetti, presidente del Pd cittadino, dà conto di come il maggior partito della coalizione del centrosinistra si stia impegnando in questa fase. Adesso il tema è il raggiungimento di un obiettivo ritenuto fondamentale e cioè quello di ridare linfa vitale ad una coalizione che può vincere e governare la città solo se unita. Sulla parola d’ordine dell’unità infatti ruota tutta la strategia che il partito di Elly Schlein a Lamezia sta cercando di mettere in campo. «Ci stiamo impegnando – ha infatti dichiarato Grandinetti – per mettere insieme tutte le forze progressiste ed ambientaliste che si vorranno riconoscere in un progetto politico-programmatico alternativo all’attuale compagine che governa la città».
La prossima riunione convocata dal Pd lametino è prevista per il prossimo 19 febbraio. Ricordiamo che l’ultima riunione era stata disertata dal Movimento Lamezia Bene Comune ma Grandinetti rilancia: «Il Pd ha una responsabilità che va oltre i personalismi e le strumentalizzazioni. Alla prossima riunione abbiamo invitato tutti i partiti, i movimenti e le associazioni che possono rafforzare il progetto e che speriamo davvero unitario. Abbiamo il dovere di riportare Lamezia Terme al suo ruolo di centralità nel contesto regionale. Stiamo perdendo molto. L’aeroporto e l’ospedale ne sono un esempio concreto. Ed adesso abbiamo il tempo necessario per ragionare tutti insieme». Un invito dunque a tutte le forze politiche in campo e quindi anche al Movimento che incarna la figura di Gianni Speranza.
La fase è chiaramente delicata e complicata proprio perché al momento le divisioni esistono. A meno che le diverse sensibilità ed i partiti non abbiano la capacità, magari anche in seguito all’intercessione del livello provinciale del Pd, di superare gli steccati e di unirsi davvero intorno ad un tavolo comune. Per formalizzare ed accordarsi sul progetto e sul percorso prima ancora che sul nome del candidato a sindaco. «Non c’è dubbio – chiude Grandinetti – che se non ci dovesse essere l’accordo su un nome la scelta obbligata saranno le primarie». Ma stando ancora così le cose per le primarie c’è tempo, senza dubbio.