Lamezia tornerà al voto, nelle quattro sezioni per le quali il Tar ha accolto il ricorso presentato da Silvio Zizza e Massimo Cristiano, non prima di fine marzo e in concomitanza con le elezioni provinciali. Il successore di Sergio Abramo sarebbe dovuto venire fuori dalle urne del 13 dicembre scorso, ma i seggi non sono mai stati aperti dopo che il decreto “Ristori bis” ne ha deciso il posticipo. Ora il decreto “Milleproroghe” stabilisce uno slittamento anche per la “mini tornata elettorale” lametina.

Il che pone un problema di fondo, il fatto che per la seconda volta Lamezia rimarrebbe senza una propria rappresentanza all’interno dell’assise provinciale. Già nella scorsa tornata Lamezia rimase esclusa a causa del commissariamento dell’ente. Ora a via Perugini è tornato un commissario straordinario che dovrà tenere le redini dell’amministrazione fino al ritorno alle urne. Ecco perché rischia di riproporsi un vuoto rappresentativo.

Sulla questione si è espresso il Nuovo Cdu che in una nota afferma: «I tempi del rinnovo del consiglio provinciale di Catanzaro possono essere ancora posticipati, anzi lo chiediamo e lo pretendiamo per poter esercitare anche noi il nostro diritto. Non vorremmo essere penalizzati anche in questo. Lo chiediamo a gran voce e ci associamo a tutti coloro che la pensano come noi, che vogliono far posticipare le nuove elezioni provinciali e che si svolgano prima possibile, ma solo dopo aver proclamato il consiglio comunale di Lamezia Terme».


«Lo chiediamo in modo diretto al presidente della Provincia di Catanzaro in carica e all’intero consiglio, ma auspichiamo che si facciano carico di questo impegno tutte le forze politiche, rappresentanti del territorio nelle istituzioni perché questo nostro diritto non sia calpestato ancora una volta. Anche tutti coloro che dichiarano - continuano - di amare Lamezia e per questo hanno giustamente fatto ricorso, con lo stesso impegno e la stessa forza si impegnino per dimostrare che, pur non avendo interessi personali o di partito, si adoperano per il bene di Lamezia».


«Saremmo curiosi di sapere con quali considerevoli fondi si procederà nell’ulteriore ricorso, ma tutti hanno il diritto di ribellarsi se ritengono che i propri diritti siano stati calpestati, però questo ulteriore ricorso al Consiglio di Stato blocca il diritto di 69000 cittadini, che non li hanno votati, di avere rappresentanti alla provincia. Non vorremmo – conclude il Cdu - che l’eccessivo amore verso la verità e Lamezia non sia altro che un aiuto a Catanzaro per decidere il nuovo consiglio Provinciale a discapito proprio della nostra città e del nostro territorio. Non vorremmo dover dire che, a causa dell’impegno di qualche “lametino deluso e il suo disimpegno per Lamezia”, Catanzaro ci ha rubato la possibilità di voto, perché in questo caso Catanzaro non avrà colpa».