«Oggi la vecchia politica del partito di condominio deve finire, non si può sfruttare il partito come se fosse un gruppo proprio. Bisogna mettere in campo forze giovani e che abbiano voglia di lavorare a difesa del territorio. Il nostro coordinatore ha sempre dimostrato sul campo di saper lavorare per i nostri concittadini nella massima trasparenza e legalità».

 

Il gruppo Cittadini Attivi in Politica a meno di 24 ore dalla nota infuocata con la quale il direttivo lametino degli azzurri faceva appello alla coordinatrice regionale Santelli contro il rientro nel partito dell’ex presidente del consiglio Francesco De Sarro, il cui padre è indagato per compravendita di voti a suo favore, prende le difese del suo leader.


«Accostare il nominativo del nostro coordinatore a vicende poco limpide è atto scellerato e lo stesso sta valutando insieme ai suoi legali se vi sono gli estremi di una querela nei confronti della triade che ha firmato la precedente nota stampa. Rimaniamo basiti dal comportamento – afferma il gruppo - di pochissime persone che non apprezzano l'ingresso di un giovane che ha tanto consenso e che è simbolo a Lamezia di un rinnovamento politico che non può più attendere. Non vorremo che proprio queste innumerevoli simpatie di cui gode Francesco De Sarro possano risultare ingombranti a chi ormai è al tramonto della propria carriera politica».

 

«Frasi come “una scelta scellerata l’adesione a Forza Italia di Francesco De Sarro” risultano davvero inaudite, e non consone alle persone che le hanno proferite contro il nostro coordinatore. Siamo rimasti profondamente scossi ed amareggiati, per le parole adoperate da Mario Magno, Francesco Ruberto ed Alessandro Cordiano» affermano spiegando poi che «l'ingresso di un giovane che da sempre ha supportato Forza Italia (prendendo 350 preferenze nel 2010 e circa 1000 preferenze nel 2015) non viene apprezzato da chi ha dichiarato pubblicamente di non volere far votare la propria lista sia per le comunali 2015 che per le politiche 2018, trasmigrando da un partito all'altro nell'arco della sua carriera politica».

 

«Oppure - incalzano - da chi nel 2010 era consigliere comunale per il PDL e poi si è trovato nel 2015 a fare il capogruppo per la lista "Pasqualino Ruberto Sindaco" fino a poco tempo prima dello scioglimento del Consiglio Comunale, passando per il gruppo Galatiano per poi ritrovarsi candidato alle elezioni provinciali con la lista di centrosinistra. Ricordiamo bene – sottolineano ancora - quando Francesco Ruberto si pose unitamente agli altri capigruppo di maggioranza, in difesa di Francesco De Sarro, quando la Conferenza dei Capigruppo non ritenne che vi fossero quei nuovi elementi sulla vicenda giudiziaria, che potessero giustificare e legittimare una discussione in Consiglio, dal momento che l’unica novità in merito alle contestazioni mosse dalla Procura della Repubblica di Lamezia Terme, era stata l’archiviazione della posizione di Francesco De Sarro».

 

LEGGI ANCHE: