«Quando lascerò il comune Lamezia sarà un cantiere aperto». Così Paolo Mascaro all’indomani di una seduta di Consiglio Comunale che ha determinato e chiarito, se possibile, i nuovi assetti all’interno del centrodestra. Il bilancio di previsione all’ordine del giorno è infatti passato ma senza il voto della Lega e di FdI. La maggioranza ha retto bene alle posizioni contrarie dei due partiti che, molto probabilmente, risentono del mancato rimpasto della giunta. Anche se, sollecitato su questo punto il sindaco ha chiarito che, in sostanza, la scelta dei nomi non può essere ad appannaggio esclusivo dei partiti.

Ne viene fuori un rafforzamento dell’area moderata di centro composta dal Cdu, dall’Udc e da Fi. E alla domanda su una sua possibile ricandidatura il sindaco glissa: «Non lo so, non è in discussione in questo momento. Ciò che è importante adesso è rendere conto ai cittadini di ciò che abbiamo realizzato. Stiamo affidando un’opera ogni settimana, stiamo lavorando per far cambiare volta a questa città. Abbiamo risanato i conti comunali, sbloccato le assunzioni, approvato il Psc e progettato opere pubbliche per circa 200 milioni di euro».

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Il sindaco dunque ha intenzione di tirare dritto verso il rush finale, in questo ultimo scorcio di una legislatura non facile, in una città non facile da amministrare. E uno dei problemi annosi della città è senza dubbio quello della bonifica di Scordovillo. Il villaggio-ghetto dei Rom la cui soluzione adesso è nelle mani del commissario governativo, il generale Antonio Vadalà. Ma insieme alla bonifica del sito rimane il problema della ricollocazione abitativa dei Rom che non sarà certamente cosa facile. La città, così come ha spiegato Paolo Mascaro è in attesa della determina regionale che dovrebbe impegnare a circa 28 milioni di euro per le infrastrutture, che si andrebbero a sommare a quelli già stanziati dal Comune con fondi del Pnrr e cioè 8 milioni per la bonifica da effettuarsi entro il 2026. La risistemazione delle 96 famiglie Rom sarà a cura del soggetto attuatore che, tramite bando, si dovrà occupare di questo aspetto abbastanza complicato. Non il comune dunque ma un ente del terzo settore che già opera a Lamezia e lavora con i settori più fragili della comunità.

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«Si avvia a soluzione – ha quindi sottolineato Mascaro - anche questo annoso problema che a Lamezia nessuno ha mai risolto pur in presenza di risorse destinate a questo scopo». Tutto sommato insomma un bilancio politico ed amministrativo che Mascaro giudica positivamente, al netto delle diatribe interne ad un centrodestra che, comunque, ancora non si è neanche seduto intorno ad un tavolo interpartitico. Senza considerare anche all’interno dei due partiti che non hanno votato il bilancio proposto dalla giunta Mascaro, in particolare la Lega ci potrebbero essere sensibilità diversa in tema di alleanze.