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«Metteteci alla prova». L’appello di Alessandro Di Battista, parlamentare grillino venuto ieri a Lamezia per sostenere la candidatura a sindaco di Giuseppe D’Ippolito, è stato questo. Un invito ad affidarsi nelle mani di chi ripudia corruzione, clientele e commistioni ed agisce con un unico credo, quello dell’onestà. Accanto a lui, oltre a D’Ippolito, i parlamentari calabresi Dalila Nesci e Paolo Parentela.
Di fronte a loro un folto pubblico e tanti fogli con la scritta “Liberiamo Lamezia”. «Non abbiamo mai chiesto o fatto favori a nessuno – ha sottolineato Di Battista – e già questo è qualcosa di straordinario». Il grillino romano ha poi ricordato come il movimento Cinque Stelle si sia dato il limite massimo di due mandati in parlamento e come questo incoraggi a non strumentalizzare la politica ma a viverla come un modo per migliorare quel mondo reale in cui poi anche loro dovranno tornare.
Un modo di vedere le cose che probabilmente a molti non piace. Non a caso Giuseppe D’Ippolito, candidato a sindaco, ha colto l’occasione per denunciare le intimidazioni e le minacce subite negli ultimi giorni, sia quando gli stessi grillini attaccano i loro manifesti, sia tramite telefonate e lettere.
«Ci hanno intimato – ha spiegato l’avvocato - di non continuare a scrivere ciò che postiamo su facebook o a dire ciò che proclamiamo nei nostri comizi. Ma non sono riusciti e non riusciranno a mettere in discussione la nostra onorabilità ed onestà»