«Sulla Sacal bisogna andare veramente coi piedi di piombo, un commissariamento sarebbe devastante. Probabilmente nessuno ha compreso bene che un commissariamento comporterebbe una decadenza della concessione e un nuovo bando e  vi sarebbe la partecipazione di altri soggetti con la possibile assegnazione a chicchessia».

È preoccupato Paolo Mascaro. Le ultime esternazioni di sindacati e Occhiuto sulla vicenda Sacal non gli sono piaciute. Da un lato la Cgil che preme per il commissariamento della società, dall’altro il governatore Occhiuto che ha dichiarato che se questo dovesse accadere andrebbe a costituirne una nuova.

In entrambi i casi, spiega Mascaro, la situazione si sta sottovalutando, mentre merita cautela, unita a tempi decisi. «Bisogna stare molto attenti, la Sacal ha capitali importanti, non solo di soggetti privati, ma anche di enti pubblici ed enti locali. Faccio l’esempio del Comune di Lamezia Terme: azzerare la Sacal per creare altro significa veramente non tenere in considerazione le risorse di parte pubblica».

C’è poi lo strano silenzio dell’Enac che prima ha dato tempi celeri alla società per le controdeduzioni in merito al passaggio della maggioranza delle quote al socio privato e poi ha chiuso le comunicazioni: «Mi auguro che si stia facendo tutto ciò che è necessario per superare queste problematiche. Oggi che la pandemia probabilmente comincia ad essere alle spalle, spero si possa ripensare veramente allo sviluppo dell'aeroporto internazionale Lamezia Terme e degli aeroporti della Calabria».

«I tempi si stanno dilatando e i tempi dilatati nell'incertezza non fanno mai bene a quello che può essere la programmazione, quindi è bene che si giunga in tempi rapidi al traguardo, ma  - sottolinea il sindaco  - salvaguardando la Sacal e non a mio parere pensando ad altri sostituti che, ripeto, non avrebbero la strada spianata verso la concessione perché chiaramente deve esserci un bando pubblico».