VIDEO | Il giornalista ospite di Antonella Grippo nell'ultima puntata della sua trasmissione. Sono molte le insidie sul percorso del Governo: «E c’è l’incognita regionali»
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La questione degli equilibri della coalizione, cioè dei rapporti tra Salvini, Meloni e Berlusconi, occupa gran parte dei ragionamenti di Tommaso Labate, giornalista del Corriere della sera, ospite di Antonella Grippo nell'ultima di Perfidia, la trasmissione di Antonella Grippo su LaC Tv.
I rapporti tra i tre leader saranno messi a dura prova nelle prossime settimane, in cui tempo sarà scandito, come sempre succede in questo ultimo scorcio dell’anno, dal dibattito sulla legge di bilancio, che dovrà essere approvata entro il 31 dicembre, pena il finire in esercizio provvisorio.
Labate: «Cambiata la geografia dei rapporti nel centrodestra»
«Ecco gli equilibri di coalizione – argomenta Labate - dipendono anche dai rapporti umani, e la geografia dei rapporti umani interna alla maggioranza di governo si è radicalmente trasformata da come avevamo imparato a decriptare prima e durante la campagna elettorale, e poi alle elezioni. Nel senso che eravamo abituati come dire a riconoscere questo centrodestra spaccato tra Giorgia Meloni da una parte e l’asse Berlusconi-Salvini dall'altra. Adesso invece la situazione si è leggermente, ma neanche troppo, modificata. Nel senso che Meloni e Salvini hanno praticamente condiviso i primi passi dell'agenda di governo, la composizione della squadra dei ministri e dei sottosegretari, lasciando qualcosa di più di una semplice delusione nel cuore di Forza Italia di Silvio Berlusconi».
Labate: «Non si può escludere Vietnam parlamentare»
Se questo nuovo scenario potrà portare ad una crisi di governo, certo ancora non lo sappiamo, ma per Labate non si può escludere: «Qualcuno dice che Berlusconi non darebbe mai una spallata ad un governo e di centrodestra, altri segnalano che effettivamente Berlusconi da quando esiste il centrodestra italiano della seconda Repubblica lo ha sempre guidato. Adesso non è così. I numeri parlamentari, comunque figli del risultato elettorale, e soprattutto di un’aritmetica completamente riscritta alla luce del taglio dei parlamentari rendono questa maggioranza di governo molto più fragile di quanto il risultato elettorale non abbia detto. E comunque aspettiamoci, se non quel famoso Vietnam parlamentare di cui parlano sempre giornalisti, una situazione tutt'altro che definita».
Labate: «L’incognita regionali è prova significativa»
Ma sulla navigazione del governo c'è anche un’incognita che riguarda le prossime elezioni regionali. «Il racconto di questo centrodestra, diviso comunque nell'anima ma molto solido nei governi di tantissime Regioni, e adesso anche al governo del paese, si trova ad affrontare delle prove significative. Ecco qua c'è un grande divario sud-nord nel senso che il sud ha praticamente già votato tutto dal punto di vista delle regioni. Le attese adesso sono per il voto nel Lazio e Lombardia. Sono due voti che sulla carta sembrano abbastanza orientati a favore del centrodestra, ma attenzione, noi sappiamo perfettamente che in una politica determinata dai cambi dei rapporti di forza tra i partiti ogni tornata elettorale provoca dei leggeri scossoni nell'epicentro dell'azione politica che è a Roma. Quindi io fatico a immaginare un parallelo con le elezioni del Midterm americano, però se i rapporti di forza cambiassero, se c'è il rischio per il centrodestra di perdere regioni dove vinceva, fra l'altro nel momento in cui si trova il governo del paese, ecco, le ricadute non sarebbero di non poco conto».