Secondo gli esponenti Pd Alessia Bausone e Francesco Carito, il deputato della Lega strumentalizza in chiave anti-Oliverio la mancata assegnazione di un posto statale nel corso di specializzazione dell’Università di Catanzaro
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Continua a sollevare polemiche la decisione del ministero dell’Istruzione a guida leghista di non assegnare alcun posto statale, cioè contratti di formazione che possano consentire la frequenza retribuita a neolaureati, alla scuola di specializzazione in Cardiochirurgia dell'Università Magna Graecia. Dopo le dichiarazioni del deputato della Lega, Domenico Furgiuele, che ha interpretato la decisione del Miur come una “bocciatura” per il presidente Oliverio, sulla vicenda intervengono Alessia Bausone e Francesco Carito, rispettivamente esponenti del Pd di Catanzaro e Lamezia.
«La strumentalizzazione politica della questione in chiave “anti-Oliverio” operata dall'onorevole Furgiuele - scrivono in una nota - dà credito all'ipotesi paventata dal rettore De Sarro sul fatto che si possa trattare di un “dispettuccio del ministro”, di una bega politica, dato che il Miur stesso aveva accreditato la scuola con proprio provvedimento n. 0020461 del 9 luglio 2018. Nonostante ciò la colpa, secondo l'esponente leghista, è del presidente della Regione che, però, stante anche a quanto dichiarato dal direttore della scuola stessa, Prof. Pasquale Mastroroberto, “ha tempestivamente comunicato di aver previsto anche il finanziamento di un posto aggiuntivo riservato a laureati residenti in Calabria da almeno due anni”».
Secondo Bausone e Carito, dunque, l’intera vicenda può essere sintetizzata così: «La Regione ci ha messo i fondi, dando seguito agli adempimenti richiesti, il Governo giallo-verde no».
«La fatwa contro la scuola di cardiochirurgia a Catanzaro – concludono i due esponenti democrat - ha lontana provenienza grillina e prima ancora scopellitiana (area che ha sostenuto la Lega alle ultime elezioni politiche) e il sogno di depauperarla si è finalmente realizzato con responsabili che sono ben chiari».