Il primo cittadino di Cosenza immortalato in una storia Instagram pubblicata dalla showgirl Antonella Mosetti, ma dal Carroccio traspare fastidio per l'utilizzo dello scatto. In passato altri seflie nell’album dell’esponente del centrodestra calabrese
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Proseguendo di questo passo arriveranno alle urne tutti fortemente ingrassati e con il colesterolo alle stelle. Oltre che con un numero di storie su Instagram e selfie su Facebook da fare invidia a Chiara Ferragni.
La politica ai tempi dei social è diventata assai stressante per i leader calabresi, specialmente per quelli più in difficoltà. La tentazione di creare legittimazione attorno alla propria figura proprio nel momento di maggiore debolezza è fortissima e spesso si cede all’irrefrenabile impulso del post o della foto, registrando figure non proprio all’altezza del ruolo ricoperto, soprattutto in occasione di pranzi, cene e buffet.
È quanto accaduto al sindaco di Cosenza e candidato governatore in pectore di Fi, almeno secondo i desiderata di Jole Santelli e compagnia. Mario Occhiuto è finito, consapevolmente o inconsapevolmente, all’interno di una storia pubblicata da Antonella Mosetti (ex “Non è la Rai”) su Instagram all’interno della quale ha ripreso alcuni momenti di una cena romana con Matteo Salvini.
In uno dei frame si vede, quasi di spalle, Mario Occhiuto seduto di lato al leader della Lega che quasi sembra non curarsi di lui. Il sindaco di Cosenza, per di più, sembra essere seduto in maniera provvisoria come si fosse un passaggio nelle vicinanze del Capitano, quasi a rendergli omaggio.
Appena qualche ora e questo scatto rubato, forse anche controproducente perché potrebbe rappresentare in antologia l’immagine del politico calabrese che va Roma a ingraziarsi il potente di turno, è stato sapientemente veicolato su media e siti di informazione. Con una interpretazione precisa: Salvini benedice la candidatura di Occhiuto.
La realtà, invece, parla di un certo nervosismo all’interno degli ambienti leghisti per il clamore suscitato da un’immagine che non ha alcun significato politico particolare. La situazione in Calabria rimane quella di ieri: la coalizione di centrodestra deve riunirsi e nessuna decisione è stata assunta su Occhiuto, essendoci diversi nomi da valutare.
Occhiuto, del resto, non nuovo ad uscite di questo genere. Poco meno di un anno fa il sindaco di Cosenza si rese protagonista di altri due episodi singolari. Il primo vide la pubblicazione su siti di informazione di una foto ricordo con il presidente di Fi Antonio Tajani, anche lui rimasto perplesso per il suo utilizzo politico e poi, mentre il secondo lo ha visto protagonista, insieme a Francesco Cannizzaro, di un siparietto a una cena romana con Silvio Berlusconi valso la foto estemporanea vicina al Cavaliere e immediatamente diffusa su social e media.
Casualmente, in ogni circostanza, alla foto non è mai seguita nessuna dichiarazione di sostegno da parte dei leader immortalati dall’obiettivo.
Quando si sa perfettamente che non essendo ancora stato varato il “sostegno implicito fotografico”, i vari endorsement reali passano attraverso sostegni espliciti. Lo dimostra, anche in questa occasione, Vittorio Sgarbi, altro partecipante alla cena che dopo aver già espresso la sua opinione pro Occhiuto governatore, lo ha nuovamente ribadito con un tweet: «In una regione come la Calabria, oggi sostanzialmente commissariata dalla magistratura, Mario Occhiuto rappresenta il punto più alto di resistenza contro i giustizialisti».
Anche se, forse, non si tratta del migliore degli spot elettorali, considerando il grado di permeabilità dimostrato dalla politica calabrese alla criminalità organizzata negli ultimi mesi. E considerando le idee di Matteo Salvini e Giorgia Meloni sulla questione.