Le parole dei figli del fondatore, Marina e Pier Silvio, evocano un cambio di passo e agitano i vertici del partito, giudicato troppo appiattito sulla premier Meloni. Il leader calabrese, che non ha mai dimenticato lo "sgarro" del congresso, è pronto alla mossa del cavallo
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In politica le parole non sempre corrispondono ai fatti. Così in pochi credono a Piersilvio Berlusconi quando dice di non essere interessato a una discesa in campo e nega di aver commissionato sondaggi in questa direzione.
Intanto di politica parla e dice cose che sembrano miele per le orecchie di Roberto Occhiuto. Berlusconi jr infatti, così, quasi casualmente, dice di essere d’accordo con la sorella Marina quando dice che sui diritti civili è d’accordo con la sinistra di buon senso. Un tentativo di smarcarsi dal Governo Meloni con cui i rapporti non sono buoni da un po’ di tempo, esattamente dal caso Giambruno e dalla vicenda sugli extraprofitti delle banche. Ultimo terreno di scontro, poi, è l’innalzamento del tetto alla raccolta pubblicitaria della Rai che sarebbe un evidente danno per Mediaset.
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Ma le parole della famiglia Berlusconi agitano non solo la Meloni, ma anche Antonio Tajani, che viene considerato troppo appiattito sulle posizioni della premier. Proprio quel Tajani che ha sbarrato la strada ad Occhiuto alla guida nazionale del partito, negandogli la conta all’ultimo congresso di Forza Italia. Per Occhiuto quindi sono sembrate dolcissime le parole di Pier Silvio quando dice che ci vorrebbe una nuova Forza Italia «un conto è una Forza Italia di resistenza, un conto è una Forza Italia di sfida», ha detto alle agenzie. Serve rilanciare, quindi, per conquistare il famoso elettorato che va dalla Meloni alla Schlein. Occhiuto lo sta già facendo in Calabria, estromettendo di fatto la Lega dal governo regionale, dando qualche contentino (che per il momento non ne può fare a meno) a Fratelli d’Italia. Basta leggere con che soddisfazione il Governatore ha commentato la sentenza della Corte costituzionale che ha bocciato il ricorso del Governo (sollecitato da Salvini) sulle licenze Ncc. Un posizionamento di doppia natura politica anche in chiave di un liberalismo di mercato che combatte le lobby.
Il presidente, come abbiamo già avuto modo di scrivere, si sta mettendo in scia su eventuali scenari politici futuri che potrebbero garantirgli un mandato bis alla Regione, ma anche qualcosa di più, magari ai danni dell’amico Tajani tanto lodato durante il G7 di Reggio, ma a cui non ha mai perdonato lo “sgarro” del congresso. All’ultimo direttivo di Forza Italia non a caso Occhiuto ha cavalcato la vicenda dell’autonomia differenziata mettendo in grandi difficoltà il suo segretario.
La partita a scacchi dentro Forza Italia è iniziata e Occhiuto è pronto alla mossa del cavallo. Al momento può sembrare azzardata, ma in chiave futura, qualora riuscisse, sarebbe l'unica a garantirgli un futuro politico.