Incontro in Prefettura per affrontare la problematica dell’imbarco della nave-quarantena Aurelia il cui attracco è previsto per oggi alle 13 a Corigliano-Rossano. Al vertice hanno preso oltre al prefetto di Cosenza, il sindaco Flavio Stasi, rappresentanti delle forze dell’ordine e dell’autorità portuale.

Il primo cittadino ha sottolineato la sua ostilità alla decisione ministeriale assunta poiché lo jonio è un territorio sprovvisto di «presidi essenziali che non consentono di garantire la sicurezza sanitaria né ai migranti né alla comunità».  

«Non posso non dare atto al Prefetto di aver preso in carico le perplessità espresse e di averle riportate al capo dipartimento competente del Ministero, chiedendo una mediazione rispetto alla scelta effettuata. Il risultato di tale mediazione è rappresentato dal fatto che la nave non avrebbe stazionato presso la banchina, bensì “in rada”, ovvero al largo in punti predefiniti lungo la costa, distante dalle cinque alle undici miglia dal porto, recandosi in banchina solo per rifornimenti ed imbarchi».

L’amministratore, tuttavia, si dice comunque insoddisfatto: «Il nostro problema non è non avere migranti nel porto, come se si trattasse di untori da scongiurare e non di persone da accogliere, bensì quello di essere in grado di garantire servizi essenziali, assistenza seria e sicurezza igienico-sanitaria per i migranti e per la nostra comunità. Le ragioni per le quali è impossibile realizzare tali condizioni nel nostro porto le conoscono bene coloro che, negli anni, non hanno realizzato alcun investimento sulla struttura di Corigliano-Rossano, presso la quale attualmente non sono presenti servizi primari come l’acqua potabile, l’illuminazione, gli impianti antincendio».

La nave, come è noto, stazionerà, vuota, al porto di Corigliano-Rossano per il tempo necessario a effettuare le verifiche tecniche di idoneità, «per poi – almeno in questa prima fase - recarsi altrove, dove immagino e mi auguro- afferma Stasi - possa offrire dei servizi migliori alle comunità ed ai migranti».
 
Per l’amministratore è necessario dare vita  a «percorsi seri che accomunino il dovere umanitario dell’accoglienza e la attenzione per le comunità ospitanti.
Soprattutto ora è il momento che le forze di governo, nazionali e regionali, sostengano l’apertura di un tavolo presso il Ministero delle Infrastrutture che affronti il tema di come rilanciare il porto della terza città della Calabria, di quali investimenti riversarvi per valorizzarne le enormi potenzialità, di renderlo produttivo per la Calabria per il Paese come hub dell’agricoltura, molo crocieristico e porta verso i balcani. Un tema che diventa attuale e dirimente non solo per l’improvviso dirottamento della nave Aurelia da Gioia Tauro a Corigliano-Rossano, ma anche e soprattutto alla luce dei fondi che la Comunità Europea stanzierà per il rilancio dell’economia continentale e sui quali non possiamo consentire che si consumino le miopie ed iniquità del passato anche recente».

In conclusione il sindaco Stasi auspica che la «vicenda della nave Aurelia, sia da monito e suoni forte la sveglia a tutto il territorio, rilanciando una discussione seria su dove e come questi fondi saranno impiegati ed aprendo una grande vertenza della Sibaritide che rivendichi investimenti su infrastrutture, sanità e valorizzazione del territorio, temi finora rimasti protagonisti esclusivamente nelle campagne elettorali».

L'opposizione: «Senso di tristezza opprimente»

Intanto, sul fronte opposto, il capogruppo del movimento “Civico e Popolare” Gino Promenzio parla di “declino politico inesorabile” del primo cittadino:« Il senso di tristezza è opprimente. Il nostro sindaco non solo si lamenta di non essere ascoltato da nessuno, quanto spiega che, mentre al sindaco di Gioia sia stato addirittura comunicato che la Aurelia non avrebbe attraccato nel suo porto, a lui nessuno si è preoccupato di comunicare nulla. Parrebbe che per la vicenda Aurelia, Stasi si sia fatto condurre dal Prefetto dal consigliere regionale Giuseppe Graziano. Che il ragazzo che diceva di sapere tutto abbia iniziato a chiedere aiuto? Meglio tardi che mai. Anche perché, da queste parti, nessuno vuole che cada. Vogliamo tutti che inizi ad amministrare Corigliano-Rossano. Pima che sia troppo tardi.  E se ne è capace...».