La questione è da sempre oggetto di forti polemiche. Ora il consigliere Vincenzo Capellupo si fa portavoce di una proposta che mira ad eliminare criticità sanitarie e logistiche
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Il commercio, soprattutto di generi alimentari quali frutta e verdura, ma non solo, effettuato da camioncini e mezzi mobili simili ha sempre generato grosse polemiche a Catanzaro. Soprattutto nella bella stagione infatti, estate che ormai in realtà climaticamente in cima ai Tre Colli inizia a maggio e finisce a ottobre inoltrato, la città pullula da Nord a Sud di fruttivendoli e altri venditori ambulanti. Nulla di particolare, per carità, anche perché non mancano i controlli delle autorità preposte a verificare eventuali infrazioni o irregolarità.
Ma, come premesso, ci sono sempre state molte discussioni ad opera degli esercenti ad esempio relative al fatto che gli ambulanti hanno meno spese da sostenere, pagando meno tasse di loro, quindi potendosi permettere prezzi assai più bassi dei colleghi con un negozio. Senza dimenticare le obiezioni relative ai normali standard di sicurezza e igienicità della merce venduta, asseritamente troppo esposta a elementi nocivi quali smog o agenti atmosferici. Lamentele ricorrenti, anzi ormai definibili croniche per così dire.
Fatto sta che uno dei primi punti relativi all'annunciata modifica del regolamento comunale di Palazzo De Nobili dovrebbe riguardare proprio queste vendite. Ma perché se ne parla proprio adesso? Accade dal momento che si sono insediate ufficialmente le commissioni di Palazzo De Nobili anche con la relativa fondamentale nomina di presidenti e vicepresidenti. È il motivo per cui, fra le altre cose, uno dei consiglieri finora più attivi del fronte fioritiano, Vincenzo Capellupo, ha avanzato la specifica richiesta all'organismo consiliare competente, ovvero la Quinta. Quella alle Attività produttive, oltreché Turismo e Politiche del mare, che sarà guidata, manco a dirlo, da Raffaele "Lello" Serò con vice Antonio "Jonny" Corsi. L'espressione "manco a dirlo" a proposito della presidenza Serò si spiega con il fatto che si ritroverà un assessore al ramo, l'esterno Antonio Borelli, particolarmente amico, richiamandosi entrambi alle posizioni del loro leader Antonello Talerico. Che pensa evidentemente di poter incidere molto sul complesso settore.
La sinergia fra i "Talerico-boys" potrà dunque consentire sin da subito, al di là del cambio di Regolamento, soluzioni importanti in tempi rapidi. Comunque sia, il lavoro da fare, resta non certo agevole. E, sempre secondo Capellupo, dovrà peraltro essere privo di «pregiudizi, bensì svolto con serietà». Perché un risultato positivo, ancora a giudizio dello stesso consigliere, «sarà possibile soltanto attraverso uno sforzo unitario di tutti i componenti, partendo dall’analisi della situazione attuale e riprendendo il percorso di confronto con i vari soggetti interessati. Il dialogo dovrà dunque concretizzarsi con gli operatori, le associazioni di categoria, l'Azienda sanitaria provinciale, i competenti settori municipali (che esercitano un ruolo chiave a riguardo, ndr) e la polizia locale».
L'auspicio, allora, è che il nuovo corso, inaugurato dall'Amministrazione Fiorita, possa portare a una rapida (ri)soluzione di un problema davvero annoso e complesso. Che, lo si ribadisce anche in conclusione, ha fatto e fa discutere parecchio. Eppure nessuno mai, forse per non perdere un consistente bacino elettorale, al di là delle solite chiacchiere vi ha finora messo mano, riuscendo ad arrivare a qualcosa di concreto in termini di disciplina della materia.