Si è conclusa a Reggio la visita in Calabria di Matteo Salvini. Il leader della Lega in mattinata ha incontrato a Catanzaro gli eletti, il futuro presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso e l’assessore alle politiche sociali Tilde Minasi che già domani sarà impegnata in Cittadella nella prima seduta di giunta regionale convocata dal presidente Roberto Occhiuto. Nel pomeriggio, Salvini si è poi spostato in riva allo Stretto per una riunione riservata in un noto hotel del centro per incontrare la segreteria regionale e i coordinatori provinciali. Attorno ad un tavolo a cui avrebbero dovuto partecipare anche il parlamentare Domenico Furgiuele, e Nino Spirlì insieme ai rappresentanti del Carroccio nelle società partecipate (da Calabretta, a Staine passando per Bellofiore).

Il clima festoso, per i due incarichi istituzionali strappati ad Occhiuto, fa però a pugni con gli interrogativi che stanno occupando i pensieri della base. C’è malcontento, ed è inutile negarlo, per scelte che molti non hanno gradito o non hanno compreso. Ma Salvini riassume così la questione: «Io penso che sia una giunta fatta velocemente, di donne e di uomini in gamba, e come Lega siamo pronti a partire. Ho fatto una riunione stamattina di tre ore con i consiglieri col futuro presidente del Consiglio regionale, con l'assessore. Stiamo ascoltando i sindaci perché ovviamente i sindaci sono la spina dorsale del nostro paese, quindi io non vedo l'ora di cominciare. Se qualcuno si aspettava di più…».

Quel qualcosa in più se lo aspettano la base, i militanti storici e i quadri dirigenziali del partito che da gennaio, e compatibilmente con le restrizioni da Covid, avvieranno la stagione dei congressi per meglio strutturarsi in vista dei prossimi appuntamenti: «Ci sono congressi cittadini in tutta Italia a partire da dicembre - Covid permettendo- perché ovviamente fare i congressi in zona rossa era complicato, però ci stiamo strutturando. L'obiettivo è esserci in tutti i Comuni della Calabria, anche perché in primavera voteranno tanti Comuni importanti in provincia di Reggio, di Cosenza, e poi di voterà a Catanzaro e quindi ho chiesto al centrodestra di partire per tempo e spero entro Natale di avere tutti i candidati in pista».

Un avviso al centrodestra ma anche uno al Governo e al suo presidente, in proiezione Pnrr: «Ho detto al presidente Draghi di tagliare i tempi della burocrazia e di rivedere il codice degli appalti perché altrimenti, non solo in Calabria, ma in tutta Italia, se non si dimezzano i tempi degli appalti non si spende neanche un euro».

Infine non poteva mancare la chiosa sull’ex facente funzioni Nino Spirlì che alla fine non si è visto a Reggio Calabria: «Stiamo ragionando con Nino sui suoi settori, che sono quelli della cultura, del cinema, dell'arte. Stiamo ragionando di quello che è capace di fare a livello regionale ma soprattutto mi darà una mano a livello nazionale perché è uno che ha gestito una realtà in difficoltà come la Calabria durante il Covid. Penso che possa fare tutto, poi ovviamente l'equilibrio di uomini e donne ci chiedeva di indicare una donna in Giunta e quindi così abbiamo fatto».