Le dichiarazioni del titolare dell'Interno dopo la tragedia costata la vita a decine di migranti hanno scatenato le polemiche: «Considerazioni gravi, di rara inumanità»
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«La disperazione non può mai giustificare condizioni di viaggio che mettono in pericolo le vita dei propri figli». Lo ha detto il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi a proposito del naufragio di ieri mattina sulle coste calabresi costato la vita a decine di migranti. Parole su cui si è scatenata una vera e propria bufera. Diversi gli esponenti politici dell'opposizione che in queste ore stanno puntando il dito contro il ministro del governo Meloni, che ieri dopo la tragedia ha partecipato ad una riunione in Prefettura a Crotone.
Amato (M5s): «Da Piantedosi parole di rara inumanità»
Uno dei primi ad intervenire questa mattina, il deputato del Movimento 5 stelle Gaetano Amato. «Ieri sera a Crotone il ministro Piantedosi, a poche ore da una tragedia immane, ha pronunciato parole di rara inumanità. La colpa secondo lui è tutta di chi parte, ignorando le ragioni che spingono a fare una scelta così rischiosa. Come ha potuto esprimersi così davanti a 60 morti tra cui 14 bambini? Da un ministro della Repubblica ci saremmo aspettati parole più prudenti e capaci di cogliere il senso profondo di una tragedia che richiama la politica, in Italia come in Europa, alle sue responsabilità».
Calenda: «Parole indegne»
«Parole indegne dette con una prosopopea insopportabile». Lo scrive su twitter il leader di Azione Carlo Calenda, commentando le parole del ministro dell'Interno Matteo Piantedosi.
Fratoianni: «Piantedosi offensivo verso vittime»
«È evidente la difficoltà in queste ore del governo: la propaganda quando si scontra con la realtà fa una misera fine. E quello che è accaduto sulla spiaggia di Cutro manda in frantumi qualunque posizione ideologica sulle migrazioni». Lo afferma il segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni parlamentare dell'Alleanza Verdi Sinistra, che ha anche presentato un'interrogazione al ministro sui presunti ritardi nei soccorsi. «Tuttavia il nervosismo dei rappresentanti del governo - prosegue il leader di SI - non può travalicare il confine della decenza : sentire il ministro dell'Interno parlare di 'vocazione alle partenze', 'la disperazione non giustifica i viaggi a rischio', quando poi sono parole relative a naufraghi provenienti da Afghanistan, Siria o Iraq, è offensivo nei confronti delle vittime. È arrivato il momento che la smettano con la retorica, quando fanno la guerra a chi salva vite o quando fanno di tutto perchè non ci siano canali regolari di ingresso e corridoi umanitari, e poi vorremo sapere quante reti criminali che organizzano questo commercio sono state colpite in Libia o in Turchia, quando invece sovvenzionano gli schiavisti e chi organizza i lager sulla terraferma. Ecco, il governo dia piuttosto risposte - conclude Fratoianni - a queste domande».
Malpezzi (Pd): «Sono senza parole»
«"La disperazione non può mai giustificare condizioni di viaggio che mettono in pericolo le vita dei propri figli". Nelle parole di Piantedosi tutta la linea del governo Meloni che arriva persino a valutare il livello di disperazione delle persone. Io sono senza parole». Così su Twitter la presidente dei senatori del Pd Simona Malpezzi.
De Cristofaro: «Considerazioni gravi e fuori luogo»
«Mentre ancora si recuperano i corpi in mare dei migranti, il ministro Piantedosi fa considerazioni gravi e fuori luogo: affermare che la disperazione non giustifica i viaggi a rischio significa non aver capito nulla del fenomeno migratorio. Quando non si ha nulla da perdere si tenta il tutto e per tutto, anche a rischio della propria vita o di quella dei propri figli. Il Governo deve fare un'unica cosa: cancellare il decreto Ong, che impedisci i salvataggi, in violazione del dettato costituzionale e delle norme di diritto internazionale e farsi promotore di una missione europea di soccorso, come Mare Nostrum». Lo afferma il capogruppo dell'Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto del Senato.
Malavasi (Pd): «Disumanità del governo Meloni»
«"La disperazione non può mai giustificare condizioni di viaggio che mettono in pericolo le vita dei propri figli". Nelle parole di Piantedosi l'arroganza, la violenza, la superficialità e la disumanità del governo Meloni». Così in un tweet Ilenia Malavasi, deputata del Pd.
Scarpa (Pd): «Piantedosi si vergogni»
«Pretendere che le persone non partano da luoghi inabitabili in quanto consumati dai conflitti, dalla fame, dalla povertà o dalla crisi climatica, non solo è incredibilmente cinico, è anche fuori dalla realtà. A tragedie come questa c'è solo una risposta: canali umanitari sicuri e legali. Tutto il resto sono parole al vento e lacrime di coccodrillo. Dal ministro Piantedosi dichiarazioni inaccettabili, si vergogni». Lo afferma Rachele Scarpa del Pd.
Paita (Azione-Iv): «Rifletta prima di parlare»
«Caro ministro Piantedosi, se una madre sceglie di mettere il suo bambino, ciò di più prezioso che ha, su un barcone è perché il pericolo e la disperazione che si lascia alle spalle è maggiore. Riflettere prima di parlare sarebbe saggio. Umanità, questa sconosciuta». Così Raffaella Paita, presidente del gruppo Azione-Italia Viva in Senato.
Sposato (Cgil): «Il ministro non ha alcun senso di umanità»
«Il Ministro dell'Interno Piantedosi parla dell'immigrazione, delle tragedie del mare, della sicurezza, come fosse una scelta serena di chi a un certo punto decide di mettere la vita di un figlio su un barcone di rifugiati per fuggire dalle guerre, dalla morte certa e dalle miserie. Carichi residuali li ha definiti. Il Ministro non ha alcun senso di umanità». Lo afferma, in un post su Facebook, il segretario generale della Cgil della Calabria, Angelo Sposato. «Le migrazioni dei popoli - aggiunge Sposato - sono un fatto umano, della storia del mondo e sono inarrestabili. E lo devono essere anche per Piantedosi».