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Feriscono il cuore, offendono la coscienza, toccano anche un po’ lo stomaco le parole irrispettose di Seby Romeo (consigliere regionale, per chi non si fosse ancora accorto del suo ruolo istituzionale) rivolte al Family Day, manifestazione a sostegno dei valori civili e religiosi della Famiglia, etichettata dal bizzarro pensatore come “vergognosa, incivile e medievale”.
E’ pur vero che questa inadeguata sinistra (a trazione PD) che attualmente guida le sorti dell’Italia ci sta abituando a situazioni raccapriccianti, dimostrando tutta la sua incapacità nella gestione delle reali emergenze del Paese e palesando come sua unica necessità l’occupazione, spesso abusiva, di poltrone e scrivanie, tuttavia, in riva allo stretto, si è davvero toccato il fondo!
Soltanto qualche giorno fa un altro “illuminato” pensatore di sinistra, consigliere comunale della maggioranza che sostiene il sindaco Falcomatà (che ne ha pubblicamente preso le difese) si era librato in volo sganciando insulti ed anatemi letali come bombe , arrivando ad offendere persino la memoria di milioni di persone uccise nei gulag da Stalin o sterminate nelle foibe…
E’ come se domattina qualcuno scrivesse che Hitler è un eroe e che gli ebrei hanno meritato di morire nei campi di concentramento!!
Ma quanto ancora più giù bisogna arrivare per comprendere che siamo governati da pericolosi esaltati??
Ed è soltanto di ieri, giornata in cui le famiglie italiane e tutti coloro che si riconoscono in quel modello sociale ed affettivo hanno pacificamente manifestato il loro orgoglio di vivere ed incarnare un determinato status e degli irrinunciabili valori, la sortita di Seby Romeo che ha deciso (con le sue offensive ed inappropriate dichiarazioni) di sbeffeggiare un’istituzione che da SEMPRE rappresenta il nucleo fondante della nostra società.
Non si vuol entrare nella questione di merito, né in quella religiosa o morale, qui si vuole semplicemente affermare che non è consentito a nessuno insultare la libera manifestazione del pensiero o infangare ciò che non si condivide, tantomeno agli uomini delle istituzioni che ben dovrebbero conoscere il valore di tali principi! Forse…..
La sinistra ci ha spesso esortato al dialogo su temi molto distanti dalla nostra estrazione politica: lo abbiamo accettato; ci ha spesso redarguito per non aver colto il momento del cambiamento e non aver agevolato alcune dinamiche “progressiste”: ci siamo messi in discussione ed abbiamo condiviso tutto ciò che la nostra cultura, coscienza e formazione ci hanno consentito di condividere.
Non si possono tuttavia superare i limiti, non si può prescindere dal rispetto dell’altro, non si può pensare di mettere in piedi un dibattito, una qualunque forma di dialettica, un confronto alla pari e costruttivo, se mancano i presupposti essenziali: cultura, comprensione, levatura intellettuale.
L’inadeguatezza è l’anticamera del fallimento e del degrado…