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La Città Metropolitana di Reggio prova a far sentire la propria voce. E lo fa con l’approvazione unanime da parte del Consiglio di una mozione che impegna l’Ente ad avviare le procedure per entrare in Sacal attraverso l’acquisizione delle quote societarie riservate agli Enti pubblici.
La Sacal, in attesa della decisione definitiva del Consiglio di Stato, ha ottenuto l’affidamento della gestione degli aeroporti calabresi, compreso quello reggino. Ovviamente la Città Metropolitana, considerate anche le difficoltà in cui versa lo scalo salvo per miracolo dopo il fallimento della precedente società di gestione, vuole avere un ruolo nelle decisione sulle future strategie.
Da qui l’iniziativa del Consiglio metropolitano, fortemente voluta dal sindaco Giuseppe Falcomatà e dal vicesindaco Riccardo Mauro che ha firmato e illustrato la mozione.
Il documento spiega come la Sacal abbia stabilito un aumento di capitale sociale, nell’ambito del quale la riserva a favore degli Enti Pubblici è pari al 12,50% dell’intero e cioè ad Euro 2.272.302,39. L’attuale disponibilità in bilancio non consente alla Città Metropolitana l’acquisto dell’intero, ma solo la somma di 1.898.989,39 pari al 10,05%.
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Il problema è che i tempi di approvazione del bilancio delle Città Metropolitane italiane, fissato per il 30 settembre dopo diversi rinvii, potrebbe slittare ancora, così come richiesto da Milano. “Siamo stati convocati lunedì a Roma dal governo nazionale per discutere dei bilanci, praticamente quando la data di approvazione del bilancio è già trascorso.
In questo clima di incertezza – spiega Mauro – ritengo che le scelte strategiche e di sviluppo del nostro territorio così come è quella di entrare in Sacal e di partecipare in prima persona alle strategia di sviluppo dello scalo aeroportuale non può essere pregiudicata da problematiche che non riguardano la Città di Reggio o decisione del governo nazionale che continua a ritardare il versamento dei contributi. La mozione dà un’accelerazione da questo punto di vista e chiede di acquisire tutti i documenti senza aspettare l’approvazione del bilancio Perciò - ha concluso il vicepresidente - procediamo ad una valutazione dei documenti alla quale far seguire l’eventuale variazione di bilancio immediata, qualora sussistano tutti i requisiti di legge”.
Cresce, dunque, l’attesa per il vertice di lunedì a Roma che dovrebbe dare un segnale preciso sul futuro delle Città Metropolitane. E non manca chi chiede già una riforma della legge Delrio.
Riccardo Tripepi