Nicola Morra, senatore dei Cinquestelle appena confermato a Palazzo Madama, prende un granchio sulla mancata laurea di un dipendente comunale di Cosenza, membro della commissione giudicatrice per l’affidamento della gestione degli asili nido cittadini di Largo Vergini, Via Misasi e Via Livatino. «Il signor Macrì Giovanni, componente, forse per un refuso o un errore di battitura, viene riportato come dottore ma parrebbe che dottore non sia, perché, a meno di mancato aggiornamento del suo curriculum vitae sul sito istituzionale del Comune di Cosenza risulta esser geometra» scrive in una nota. Al senatore sarebbero bastate un paio di telefonate per non incorrere nel macroscopico errore giacché tra le mura di Palazzo dei Bruzi anche le pietre sanno che Giovanni Macrì è laureato in scienze economiche e sociali, titolo acquisito dopo la sua assunzione in comune, che gli ha consentito tra l’altro, di vincere un concorso interno.

Dubbi sulla legittimità dell'appalto

«L’appalto precedente, del novembre 2015 – denuncia Morra - era stato affidato il 4 gennaio 2016 alla cooperativa ORSA, ma in prima istanza era già stato affidato all’aggiudicatario di quest’ultimo appalto, la cooperativa ADISS, salvo poi ritirare il bando in autotutela per evidenti incongruenze dell’aggiudicataria, venute fuori all’indomani del clamore mediatico suscitato dalla denuncia delle irregolarità emerse nello svolgimento della gara da parte di tanti genitori e del sottoscritto. Tutti i requisiti tecnici del precedente bando sono stati omessi. Il sindaco Occhiuto dichiara che è stato per garantire la libera concorrenza. Dopo il ritardo nell’assegnazione rispetto ai tempi previsti – insiste il senatore pentastellato - si registra, invece, la notizia che la cooperativa vincitrice dell’appalto, la ADISS, si insedierà il prossimo 3 Aprile. Ciò lederebbe ancora una volta la legge, dato che non c’è rispetto dei termini temporali previsti per eventuali ricorsi al TAR, di possibili aventi diritto».

La replica di Mario Campanella

Il dirigente del settore educazione di Palazzo dei Bruzi precisa: «È imbarazzante che un parlamentare della Repubblica abbia una totale disconoscenza delle leggi amministrative e si faccia telecomandare senza nessuna riserva. La cooperativa Orsa – spiega Campanella - ha avuto sette mesi di proroga nella gestione dei nidi e l’appalto era necessario e improcrastinabile. Se il cittadino Morra mi avesse telefonato gli avrei spiegato che la Commissione era composta da un membro dell’ufficio appalti e contratti, da un avvocato e dal sottoscritto che, ai sensi del dlgs 50/2016, la presiedeva. Quindi, massima competenza. La gara si è sviluppata in ben 4 riunioni e non in due ore, come sostiene Morra falsamente, sobillato da una signora che butta e semina zizzania e che non accetta che la città abbia una sua logica trasparente».

Investimenti corposi per gli asili nido

«Cosenza spende 900mila euro dai fondi ordinari per i nidi e continuerà ad offrire servizi di eccellenza - conclude Campanella - Morra vigili seriamente su questo e vedrà se la commissione ha agito con trasparenza. Se il buon Morra avesse ragionato bene si sarebbe accorto che le polemiche nascono proprio per questo. Egli è inconsapevole strumento di quanti mestano nel torbido. Venga in comune, Morra, e le daremo tutte le notizie che vuole».