Il Pd calabrese vuole passare dalla protesta alla proposta. Forse stufo di sentir parlare di una opposizione poco efficace, vuole alzare l’asticella proponendo ai calabresi un progetto alternativo sulle grandi questioni che affliggono la regione dalla sanità alle infrastrutture. Lo farà al termine della conferenza programmatica che il segretario regionale, il senatore Nicola Irto, ha organizzato dal 19 al 21 aprile a Soveria Manelli. Una serie di incontri o di tavoli tematici se vogliamo aperti anche alla società civile ed esperti della materia per ragionare insieme su alcune soluzioni.

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L'assemblea dem

Il clou sarà proprio giorno 20 quando si terrà una “plenaria” ovvero l’assemblea dem si aprirà all’esterno e verrà presentato il documento finale alla presenza delle associazioni di categoria a cui verranno illustrate le proposte. Ricco il parterre degli ospiti. Data quasi per certa la presenza della giornalista Lucia Annunziata, candidata capolista nella circoscrizione Sud, così come l’europarlamentare uscente Pina Picerno. Dovrebbe esserci anche Antonio Decaro, numero due alle liste della circoscrizione Sud mentre certamente ci sarà il 19 Francesco Boccia. Per il resto grande spazio al partito calabrese che dovrebbe anche esprimere un proprio candidato a queste Europee. Il nome è ancora top secret, ma Irto ci sta lavorando.

Le Europee

Anche perché per il 21 il presidente nazionale, Stefano Bonaccini, ha convocato la direzione nazionale con all’ordine del giorno proprio le liste per le Europee. Quasi tutti si dicono certi che sarà un incontro interlocutorio perché la Schlein non ha ancora sciolto le riserve su una sua eventuale candidatura. Secondo le ultime indiscrezioni la Schlein non vorrebbe candidarsi al Sud.  Senza la presenza di Schlein, infatti, nella circoscrizione del Meridione il Pd andrebbe con questa formazione come testa di lista: Lucia Annunziata, Antonio Decaro e Pina Picierno, guarda caso tutti ospiti della convention calabrese. La vice presidente del Parlamento europeo, esponente di spicco dell’area Bonaccini, avrebbe così la quasi sicurezza di essere nuovamente eletta, cosa che invece non sarebbe stata scontata se la testa di lista fosse stata quella prevista inizialmente: Annunziata, Decaro, Schlein, Ruotolo.

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Per quanto riguarda la Calabria è chiaro che l’unica cosa che può fare il partito è una candidatura di testimonianza. Del resto la Calabria non è la Campania, siamo poco meno di due milioni di abitanti ed è molto difficile per un calabrese venire eletto a Bruxelles. L’unico che ci riuscì fu Mario Pirillo che da assessore regionale all’Agricoltura riuscì a tessere una serie di alleanze per ottenere un risultato straordinario.

Ultima annotazione riguarda il tormentone del campo largo. Qui in Calabria le cose vanno diversamente rispetto al resto del Paese e Pd e M5s per la prima volta sono andati insieme alle ultime, sciagurate, regionali. Governano insieme a Cosenza e nella variegata giunta Fiorita a Catanzaro, andranno insieme alle elezioni a Vibo con un candidato del Pd e a Corigliano Rossano dove hanno deciso di convergere sul civico Flavio Stasi. E le parole della Orrico sul rinnovamento? Frasi fatte. A quello non ci crede nemmeno la Schlein, soprattutto in una fase elettorale come questa.