Ci sono due proposte presentate dalla Fondazione Paolo Di Tarso nell’ambito delle consultazioni precedenti alla stesura del Contratto istituzionale di sviluppo del centro storico di Cosenza, non incluse nel programma degli interventi reso noto a margine della cerimonia di sottoscrizione del Cis, ma comunque rintracciabili nelle pieghe del documento, in forma spacchettata, all’interno della parte descrittiva di altri progetti. Lo denuncia il presidente della Fondazione, Fabio Gallo, che della circostanza ha chiesto chiarimenti al Segretariato Regionale Mibact della Calabria.

Partnership con Biblioteca nazionale e Unical

Il primo progetto, denominato Ipac– Istituto per il Patrimonio culturale, era stato redatto in partenariato con la Biblioteca nazionale, partecipante in qualità di capofila, e con il Dipartimento di Chimica dell’Università della Calabria. Il secondo, denominato Connessioni, sarebbe stato richiesto dallo stesso Ministero nell’audizione dello scorso mese di febbraio ospitata nella Prefettura di Cosenza.

Proposte smembrate

«Ipac e Connessioni sono scomparsi dall’elenco degli interventi resi noti all’atto della sottoscrizione del Cis, ma parti dei progetti sono riconoscibili sotto altre voci. In sostanza sembra che il nostro lavoro sia stato smembrato» spiega Fabio Gallo che rivendica anche il merito di aver generato il finanziamento da 90 milioni «attraverso il lancio di Cosenza Cristiana che convinse il ministro Franceschini ad includere Cosenza vecchia tra le città beneficiarie del finanziamento Cipe. Adesso vogliamo chiarezza e capire che fine abbia fatto il nostro lavoro». Ecco l’intervista

La replica del Sottosegretario Anna Laura Orrico, titolare della delega per la gestione del Cis, arriva a margine di un incontro con i cittadini ospitato al Teatro Rendano ed organizzato per illustrare i criteri adottati nella selezione degli interventi: «Molte idee sono state inserite secondo una logica strategica e di armonizzazione – spiega - Tutti gli enti del territorio, nella fase di progettazione definitiva ed esecutiva, potranno decidere se quella progettualità potrà essere realizzata anche con un partenariato pubblico-privato, individuando privati con specifiche competenze».

La posizione del segretariato regionale

Sulla stessa lunghezza d’onda anche il Segretariato Regionale Mibact della Calabria: «Le idee progettuali prenderanno forma in specifici progetti con un opportuno livello di dettaglio – chiarisce il direttore Salvatore Patamia – In questa prospettiva il prezioso supporto della Fondazione Paolo Di Tarso, soprattutto per ciò che attiene alla conservazione e alla digitalizzazione dei beni librari, archivistici e pergamenacei, è stato tenuto in debita considerazione e idealmente inserito in alcune delle proposte finanziate».