Il coordinatore dell’associazione di centrodestra critica il metodo con il quale è stata lanciata la candidatura di Occhiuto: «Aver voluto lanciare il sindaco o chiunque altro senza nemmeno sentire al telefono l’associazionismo della società civile e i territori provinciali ha il vecchio e stantio sapore dell' autoreferenzialità»
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«Se una svolta deve essere data alla politica calabrese regionale, nazionale ed europea, di certo non la si può dare con l'ennesima fake news. La condivisione di una scelta si fa tutti insieme e le "incoronazioni" apicali o verticistiche non sono più accettabili, soprattutto quando c'è chi le rende simili ad “Un imprimatur”. Queste le parole di Giovanni Capocasale, coordinatore di Krotone da Vivere.
«Aver voluto lanciare il sindaco Occhiuto o chiunque altro senza nemmeno sentire al telefono l’associazionismo della società civile e i territori provinciali ha il vecchio e stantio sapore dell' autoreferenzialità. Serve avvicinare ed avvicinarsi per avere una linfa nuova e vitale, basta con il gioco del “gatto e la volpe”: un partito come Forza Italia che in Calabria, come in Italia, è alla ricerca di unità e rilancio di programmi che possano toglierci fuori dalle sabbie mobili deve ripartire dalle forze positive sociali che si vorranno impegnare per il rilancio della politica , con la P maiuscola , a partire dall’ interno del partito e per "costringere" chi, al potere con gli annunci e la propaganda, sta portando il paese in un periodo ancora più buio».