Il gruppo regionale del Pd organizza una iniziativa pubblica per il prossimo venerdì 13 ottobre a Cosenza sul dimensionamento scolastico, dove sono previsti gli interventi del sindaco Franz Caruso di Cosenza, quello di Catanzaro Nicola Fiorita e di Crotone Vincenzo Voce oltre a Iacucci, Irto e il consigliere Regionale Bevacqua, il segretario provinciale del Pd crotonese non la manda giù e insorge sui social.

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«Ho letto su un messaggio whatsapp di una iniziativa del gruppo regionale del mio partito sul dimensionamento scolastico regionale, in cui è previsto l’intervento anche del sindaco Voce» - esordisce così Leo Barberio invitando tutti a boicottare l'iniziativa: «Chiedo a tutti i dirigenti di partito della Calabria di astenersi sia dal condividere sia dal partecipare a tale manifestazione».

Raggiunto al telefono il dirigente non arretra, anzi sottolinea: «Se ho voluto e dovuto prendere questa iniziativa è perché non è la prima volta che accade che i nostri consiglieri regionali dimenticano di sentire chi ha contribuito a eleggerli, ignari, oltretutto, che il primo cittadino di Crotone ha palesemente un piede e mezzo nella coalizione di centro destra».

Ma Barberio tiene anche a specificare che non è solo un problema di forma ed opportunità politica: «Il Pd ha una posizione chiara sia a livello nazionale che sui territori sul dimensionamento scolastico, il sindaco Voce, invece, inquadra le sue posizioni solo ed esclusivamente dall’osservatorio ridotto e riduttivo di una rendita di posizione da passaggio a livello crotonese, e nemmeno competente o attenta alle scuole di secondo grado».

E quando gli chiediamo se intenda in qualche modo cercare di ricucire lo strappo, Barberio fa notare: «All’iniziativa cosentina prevista venerdì prossimo a Cosenza, non solo non è stato invitato il partito di Crotone preferendo il sindaco, ma manca tra gli invitati, anche il segretario provinciale della città bruzia, a dimostrazione che è questo gruppo regionale che organizza l’iniziativa che è totalmente scollegato con i territori».

D’altronde già nel post citato, Leo Barberio non era certo andato leggero concludendolo con i propositi di boicottaggio perché, sostiene, che questa di Cosenza è una «proposta realizzata da un gruppo regionale che nulla a che vedere con le istanze del nostro territorio tant’è, che non conosce ne i riferimenti territoriali e né le buone maniere da adottare in politica».

Così come non si può che chiedergli, in questa occasione, una opinione specifica sull’azione politica ed amministrativa del sindaco del capoluogo di provincia Enzo Voce: «Su quella politica basti pensare che da tempo Voce tira a campare per non tirare le cuoia, su quella amministrativa è evidente che sia proteso a partecipare al mercato di gennaio acquistando a propria corte il consenso di singoli consiglieri comunali, senza guardare, in alcun modo, a quello popolare che continua a perdere perché non in grado di risolvere i problemi atavici della città».