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«Quanto è accaduto nel centro storico di Cosenza, con la morte di tre persone, può ancora succedere. Il degrado sociale ed edilizio di questa parte di Cosenza è stato sottovalutato, soprattutto negli ultimi anni. La Grande Cosenza ha chiesto nel settembre del 2016, subito dopo le amministrative, un consiglio comunale ad hoc sul degrado sociale ed urbanistico del centro storico e dei quartieri periferici».
E’ quanto ha sostenuto Carlo Guccione, consigliere comunale e coordinatore della Grande Cosenza durante una conferenza stampa alla quale hanno partecipato anche la parlamentare del Pd, Enza Bruno Bossio, il capogruppo del partito in consiglio comunale, Damiano Covelli e il segretario provinciale democrat, Luigi Guglielmelli.
«Ignorate le proposte formulate in consiglio comunale»
«Durante l’assise comunale avevamo formulato una serie di proposte, consapevoli che il centro storico e i quartieri popolari di Cosenza avessero bisogno di attenzione, progetti e di una vera svolta attraverso politiche di recupero, riqualificazione e inclusione sociale. Ma l’amministrazione comunale ha deliberatamente chiuso gli occhi dinnanzi all’emergenza sociale dilagante in città, perseverando nel tentativo maldestro di nascondere i problemi sotto il tappeto, proponendo un modello costruito sulle politiche effimere, utilizzando il vincitore di Sanremo per costruire consenso a spese dei cosentini».
«Ma i fatti – ha sottolineato Carlo Guccione - sono più ostinati dei tentativi di questa maggioranza di occultare la realtà. Si tenta di rappresentare una città che non esiste. E’ necessario invertire di 360 gradi le politiche dell’amministrazione comunale se si vuole evitare che si verifichino altre situazioni tragiche. Mi auguro che sia fatta subito luce e accertate immediatamente eventuali responsabilità per quanto accaduto».
Bruno Bossio: «Accertare subito le responsabilità»
«Le persone abbandonate da vive, morte – ha affermato Enza Bruno Bossio - sono un monito per tutti noi. Rispettare i morti significa accertare subito le responsabilità. La tragedia non si è verificata in un palazzo qualunque. E’ una residenza molto antica inaugurata in pompa magna dalla giunta comunale che non può dire di non sapere chi abitasse in quel posto e che nello stesso stabile si trovassero opere di Bernardino Telesio. Non c’è strumentalizzazione politica nelle nostre parole. L’inclusione sociale può cambiare il volto del centro storico. E investimenti di comune, regione e governo devono essere destinati alla città vecchia, oggi abbandonata completamente al suo destino».
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Damiano Covelli ha parlato di un «triste episodio, l’ultimo di una lunga serie. Una brutta storia che si accompagna al degrado e ai continui crolli». Per Luigi Guglielmelli, «sotto il tappeto c’è una città che soffre, vi sono sacche di disagio sociale, verso le quali l’amministrazione non è attenta. Farsi carico degli ultimi e dare loro sostegno significa erogare un grande servizio per la comunità. Il Pd – ha concluso – è pronto a dare il proprio contributo».