Nonostante dal Pollino allo Stretto abbia prevalso Bonaccini, a guidare il partito a livello nazionale sarà la giovane sfidante. Le sue prime parole: «Neanche questa volta ci hanno visto arrivare». Poi il riferimento alla strage di migranti a Crotone: «Pesa sulle coscienze di chi legifera solo per ostacolare i soccorsi»
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Negli ambienti più vicini ad Elly Schlein circola una battuta che non va tanto lontana dalla verità. «In Calabria – dicono – il Pd è riuscito a perdere anche le primarie». Stefano Bonaccini, infatti, era sostenuto dall’intero apparato del Partito democratico. Nicola Irto e i consiglieri regionali avevano garantito il loro sostegno al governatore dell’Emilia Romagna, cosa che anche Enza Bruno Bossio aveva fatto dopo aver condotto una valida campagna congressuale per Paola De Micheli. Adesso è il momento delle dichiarazioni concilianti e degli auguri di buon lavoro. Il tempo per registrare le prime mosse verrà presto. Elly Schlein ieri sera si è presentata davanti ai microfoni quando ormai era certa della vittoria.
«Neanche questa volta ci hanno visto arrivare» ha detto generando gli applausi dei suoi sostenitori per il chiaro riferimento ad Occupy Pd, con cui si invocava un totale reset della classe dirigente dei democrat. La nuova segretaria, però, non ha dimenticato la Calabria nel suo primo discorso. Non avrebbe potuto farlo, del resto, dinanzi ad una strage immane come quella che ieri mattina si è consumato al largo delle coste ioniche.
«La strage di Crotone pesa sulle coscienze di chi solo qualche settimana fa - ha detto – ha voluto approvare un decreto che ha la sola finalità di ostacolare i salvataggi in mare. Viceversa servirebbero vie legali e sicure per l’accesso a tutti i paesi europei, anzi servirebbe una Mare Nostrum europea». Quella originaria fu un’operazione militare e umanitaria nel Mar Mediterraneo meridionale iniziata il 18 ottobre 2013. Si rese necessaria per fronteggiare lo stato di emergenza umanitaria in corso nello Stretto di Sicilia, dovuto all'eccezionale afflusso di migranti. L'operazione terminò il 31 ottobre 2014 in concomitanza con la partenza della nuova operazione denominata Triton.
Gli altri temi toccati da Schlein sono stati quelli che in occasione della sua tappa calabrese all’Unical, a Vibo Valentia e Catanzaro aveva snocciolato l’uno dopo l’altro. Il lavoro, soprattutto. «Già da domani (oggi, ndr) - ha rimarcato - lavorerò con le altre opposizioni per portare avanti il salario minimo, una misura indispensabile a cui non possiamo rinunciare». Poi la chiosa con un messaggio indirizzato al Governo. «Saremo un problema per il governo Meloni. Daremo un contributo a organizzare le opposizioni a difesa dei poveri, contro un governo che li colpisce, saremo a difesa della scuola pubblica nel momento in cui il governo tace davanti a una aggressione squadrista. Staremo a fare e barricate contro ogni taglio alla sanità». Musica per le orecchie di chi sognava uno spostamento a sinistra dell’asse del Partito Democratico.