«Nessuno ha tradito Pasqualina Straface, semplicemente la volontà popolare ha scelto di premiare Flavio Stasi. Con un distacco così grande, di migliaia di voti, qualsiasi tradimento non poteva incidere in alcun modo. Di sicuro non ha tradito Azione, ma se qualcuno lo ha fatto non lo so». Il consigliere regionale Giuseppe Graziano risponde a precisa domanda sull’esito delle elezioni comunali di Corigliano Rossano che hanno sancito il trionfo del sindaco uscente.

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La forbice sancita dalle urne è ampia: più di 12mila preferenze in più per Stasi, che da canto suo ha evidenziato di non pensare alla Cittadella nonostante l’associazione di idee venga spontanea. Graziano analizza la sconfitta elettorale. «Non ci aspettavamo questi risultati, mi aspettavo un testa a testa e non una forbice del genere - ammette -. La candidatura di Pasqualina Straface andava proposta qualche mese prima per poter lavorare con maggiore tempo a disposizione. Io la ringrazio per l’impegno e la passione con la quale ha affrontato una campagna elettorale difficile. Si è spesa con grande determinazione».

In riva allo Ionio per le comunali Azione ha ottenuto il 4,56%. È un dato in linea con quello calabrese per le Europee del 4,15%, ma superiore alla media nazionale costata al partito di Carlo Calenda il non superamento della soglia. «Abbiamo fatto registrare il secondo miglior dato d’Italia, vuol dire che con il collega De Nisi stiamo lavorando bene per far crescere Azione dal Pollino allo Stretto. Stiamo registrando diverse adesioni e ce ne saranno altre nelle prossime settimane» annuncia.

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Chiusura dedicata alla proposta di legge di fusione tra Cosenza, Rende e Castrolibero che a breve approderà in Consiglio regionale. Graziano, già fautore della città unica di Corigliano Rossano, risponde in particolare ad Orlandino Greco che, durante la maratona elettorale in onda su LaC lunedì pomeriggio, ha annunciato le barricate a difesa di Castrolibero di cui è sindaco. «I processi sono sempre democratici e nei processi democratici vince la democrazia - spiega il leader di Azione -. Ci sarà un referendum che, se da un lato non risulterà vincolante, dall’altro il suo esito andrà certamente tenuto in considerazione. Non c’è bisogno di fare barricate pertanto, ma di affidarsi a quanto previsto dalla legge».