Ad attenderla c’era lo stato maggiore del Pd reggino insieme ai tre candidati dem calabresi: Lucia Annunziata, Jasmine Cristallo e Luigi Tassone. Falcomatà: «Lavoriamo per un’Europa dei popoli»
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«Oggi abbiamo fatto una scelta. Abbiamo deciso di attraversare la Calabria. Abbiamo fatto arrivo a Lamezia Terme, siamo andati a Catanzaro dove abbiamo incontrato due realtà importanti del sociale, con don Panizza e poi con Isa Mantelli al centro calabrese di solidarietà; siamo andati fino all’estremo nord, a Corigliano Rossano, dove si vota, a sostenere il nostro candidato e la lista del Pd e poi abbiamo deciso di attraversare tutta la regione fino alla punta Sud qui a Reggio Calabria».
Elly Schlein ha concluso il suo mini tour elettorale che l’ha portata in Calabria, a piazza Camagna. È arrivata a piedi dopo aver fatto una passeggiata sul Lungomare e su parte del Corso Garibaldi. Giacca rosa e passo svelto, la segretaria nazionale si presenta in forma da campagna elettorale. Cammina tra la gente, stringe mani e scambia sorrisi.
Ad attenderla c’è lo stato maggiore del Pd reggino, insieme ai tre candidati dem calabresi: Lucia Annunziata, Jasmine Cristallo e Luigi Tassone. Tocca invece al sindaco Giuseppe Falcomatà, aprire il comizio spiegando perché votare per Pd: «Perché il Pd chiede che l’Italia abbia un ruolo maggiore in Europa a differenza di chi invece dice che debba esserci meno Europa e più Italia; perché il Partito Democratico combatte e lavora per un mondo nel quale il salario minimo è una battaglia di dignità che noi portiamo avanti, nel quale le differenze sono un valore e una ricchezza e non si sognerebbe mai di proporre classi separati per studenti con diverse abilità; perché il Pd è pienamente consapevole del fatto che i fondi della Coesione debbano essere aggiuntivi rispetto alle risorse ordinarie, e non sostitutivi, come invece sta facendo questo governo che, decreto dopo decreto, sta sottraendo le risorse della Coesione ai comuni e alle città metropolitane; perché il Partito Democratico sa che l’Italia è una, indivisibile, e quindi per questo apertamente combatte contro quell’abominio che è la legge sull’autonomia differenziata che invece stabilisce che esista un diritto in base al posto in cui tu nasci».
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