Il dato emerge dalla nuova edizione dell'indagine annuale Governance Poll, effettuata da Noto Sondaggi per Il Sole 24 Ore. Al 36esimo posto Falcomatà, al 57esimo Occhiuto. Segue il primo cittadino Limardo. De Magistris al penultimo posto
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È il sindaco di Crotone Vincenzo Voce, che ottiene il 13/mo posto, a guidare la classifica dei primi cittadini dei capoluoghi di provincia calabresi con più alto grado di considerazione tra la popolazione amministrata. Il dato emerge dalla nuova edizione dell'indagine annuale Governance Poll, effettuata da Noto Sondaggi per Il Sole 24 Ore e pubblicata oggi dal quotidiano economico.
Un sondaggio, spiegano i curatori, che coglie i trend degli amministratori locali 16 mesi dopo lo scoppio della pandemia, in una fase che oggi non è più dominata dai contagi e dalla crisi economica, ma dalle prospettive di ripresa di tutte le attività grazie al crescendo della campagna di vaccinazione. Voce, candidato civico, eletto il 5 ottobre scorso, si attesta al 58,5% pur perdendo per strada il 5,4% (aveva ottenuto il 63,9). Segue al 36/mo posto, Giuseppe Falcomatà (Pd), sindaco di Reggio Calabria, rieletto nel 2020 che cede un 2,4% di consensi, dal 58,4 al 56, ma tutto sommato tiene botta anche lui. La graduatoria 2021, vede poi al 57/mo posto il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto (Forza Italia) che dalle elezioni del 2016 vede ridotta la sua percentuale di 6 punti a 53, aveva il 59%.
Completano il quadro Maria Limardo, sindaco di Vibo Valentia in64/ma posizione -7 punti percentuali (52,5%) e in coda il primo cittadino del capoluogo di Regione, Sergio Abramo, al 70/mo posto con un sensibile -14,4%, dal 64,4 del 2017 al 50% di oggi. Va detto che, anche lo scorso anno, nel medesimo sondaggio il sindaco all'epoca dimissionario della città di Pitagora, Ugo Pugliese, risultò il più gradito piazzandosi al 44/mo posto.
De Magistris al penultimo posto
Il termometro della popolarità dei sindaci evidenzia due gruppi di situazioni critiche. Agli ultimi tre posti della graduatoria delle 105 città capoluogo ci sono infatti Salvo Pogliese (Catania, 30% dei consensi), Luigi De Magistris (Napoli, 35%) e Leoluca Orlando (Palermo, 39%). L'altro fronte traballante è, più in generale, quello delle metropoli: Dario Nardella (Firenze, 57%) e Virginio Merola (Bologna, 54,6%) continuano a cavarsela egregiamente, ma Beppe Sala (Milano) si ferma per la prima volta sotto al 50% occupando un opaco 81° posto (-2,7%), mentre le sindache Cinque Stelle Virginia Raggi (Roma) e Chiara Appendino (Torino) coabitano alla casella numero 94 con il 43% di gradimento, con la Raggi che cala del 24,2% e l'Appendino dell'11,6%.
Il logorio amministrativo - che, per esempio, ha colpito in pieno Federico Pizzarotti (Parma, 97° posto) allontanandolo dalle prime posizioni occupate qualche anno fa - non intacca il favore di Clemente Mastella (Benevento), che arriva alla fine del primo mandato da sindaco con un solido 59,5%. Le difficoltà della vita amministrativa possono essere rapidamente fatali anche per gli outsider: lo dimostra la caduta libera - dal secondo al 22° posto in un solo anno - delle quotazioni di Cateno De Luca (Messina).