«Raccoglieremo le firme per partecipare alle elezioni regionali liguri: il candidato governatore sarà Nicola Morra». L’annuncio di Mattia Crucioli, ex senatore di Uniti per la Costituzione, è - almeno alle latitudini calabresi - una sorpresa. Perché Morra, ligure di origini ma cosentino di fatto più che d’adozione, si era lasciato male con la politica. L’ex presidente della Commissione parlamentare antimafia nel 2022 aveva spiegato il proprio addio con parole che sembravano definitive: non solo non si sarebbe più candidato (e in effetti non si candidò) dopo i due mandati ma, probabilmente, non sarebbe neppure andato a votare, come faceva prima del 2011, cioè prima della nascita del M5S a Cosenza e della sua candidatura alle comunali nel capoluogo bruzio. E, invece, mai dire mai. Eletto in Parlamento nel 2013 e confermato nel 2018, Morra fu espulso dal Movimento nel 2021 quando, con altri 14 senatori grillini, aveva deciso di non votare la fiducia nel governo Draghi.

Leggi anche

Oggi ricomincia da Genova, sua città natale. Anzi, ricomincia da ieri, visto che – altra notizia finita sotto traccia nel mare dell’informazione politica – è consigliere comunale di Vado Ligure dallo scorso mese di giugno, quando ha raccolto 57 voti che gli consentono di sedere tra i banchi dell’opposizione. Morra, che prima di iniziare la propria carriera politica faceva l’insegnante, veniva presentato nella compagine “Vivere Vado” come «consulente aziendale».

Oggi ci riprova, sempre fuori dal Movimento: la sua posizione, non è un segreto, è quella degli ortodossi della prima ora: nello scontro in corso tra Beppe Grillo e l’ex premier Giuseppe Conte starebbe di sicuro con il fondatore.

Per Crucioli, che lo ha presentato nelle scorse ore, «il nostro candidato presidente è stato scelto nel segno dell’indipendenza, della competenza e della legalità: Nicola Morra è nato a Genova ed è attuale consigliere comunale a Vado Ligure». Un ritorno alle origini in una terra che vivrà la prossima tornata elettorale regionale tra i marosi dello scandalo che ha travolto il governatore Giovanni Toti

Anche il suo compagno di viaggio Crucioli è un ex grillino amareggiato dalla piega che ha preso il M5S negli ultimi anni. Sulla comune piattaforma della delusione nasce una nuova avventura politica. In Liguria ci si interroga sulle conseguenze della discesa in campo di Morra: quanto potrà pesare sul risultato finale del campo largo che si appresta a sfidare il centrodestra? Più in generale, il ritorno dell’ex presidente della Commissione parlamentare antimafia apre scenari sul campo politico dei grillini duri e puri alla Alessandro Di Battista

Tutti, per ora, hanno negato di voler (ri)puntare al Parlamento. Lo aveva fatto anche Morra nel suo addio social alla politica: «Ho deciso di tornare a fare un altro lavoro da cittadino. Anche perché noi la rivoluzione culturale la dobbiamo fare dal basso e dobbiamo tornare a praticare partecipazione e condivisione». Sembravano proprio i titoli di coda. E invece…