Il fermento in casa Pd cresce ogni giorno di più. Paradossalmente il voto delle europee, andato forse meglio di quello che si poteva sperare con il sorpasso al Movimento Cinque Stelle, ha aumentato la tensione tra le varie correnti.

In Calabria, in particolare, pare essere partita la resa dei conti finale in vista degli appuntamenti elettorali che vedranno, praticamente in contemporanea, il rinnovo del governo regionale e del Comune di Reggio Calabria.

Oltre al dato nel suo complesso, il partito si è assestato intorno al 18%, è la distribuzione dello stesso tra i vari candidati che sembra fare discutere. Il vicesegretario Andrea Orlando prenderà parte ai lavori degli stati generali democrat che il commissario regionale Stefano Graziano ha convocato per il prossimo 13 giugno. Un incontro che ha come obiettivo quello di far ripartire il Pd con un rinnovamento della classe dirigente. Il che per molti vuol dire pensare al dopo Oliverio.

 

Sicuramente Orlando chiederà conto delle percentuali raccolte dai vari candidati e spiegazioni sul mezzo flop del capolista Roberti. Sotto la lente di ingrandimento, poi, le stranezze legate al voto cosentino dove Roberti è arrivato addirittura quinto dietro anche a Pina Picerno fatta votare da Enza Bruno Bossio e Nicola Adamo. Segnale di tensione anche dell’antico asse Oliverio-Adamo.

Ma le richieste di rinnovamento del Pd non arrivano soltanto dall’area vicina al commissario Stefano Graziano, quella che ha sostenuto Maurizio Martina alle ultime primarie con i vari Ernesto Magorno, Nicola Irto, Mimmetto Battaglia e compagni, ma anche dai ferocissimi oppositori Bruno Censore e Carlo Guccione che avevano preparato una seconda lista a sostegno di Nicola Zingaretti alle primarie per distinguersi dalle posizioni di Oliverio.

 

Infine, proprio nella giornata in cui Graziano annuncia di voler fare ripartire il Pd, la richiesta di rinnovamento viene sottoscritta anche dall’area Giachetti che, come si ricorda, alle primarie ha avuto un’ottima affermazione nella nostra Regione con la punta del 13% ottenuta a Reggio Calabria.

«Il dato delle elezioni europee in Calabria ridà speranza e dignità ad un Partito Democratico che si deve necessariamente proiettare ad essere forza di governo a tutti i livelli – si legge in una nota diffusa dalla corrente a firma di Antonino Castorina Capogruppo del Pd a Reggio Calabria e Consigliere Metropolitano delegato al Bilancio, dei componenti dell’Assemblea Nazionale del Partito Democratico Francesco Grosso, Tina Foti e Francesco Muraca, di Francesco Danisi Tesoriere Nazionale dei Giovani Democratici e di Pino Salerno, Paola Serranò e Rosetta Lo Bono del Coordinamento regionale “Sempre Avanti” - Molte amministrazioni locali in Calabria tornano a guida Pd ed una classe dirigente nuova e rinnovata può essere la ricetta giusta per ridare speranza al nostro territorio. I dati elettorali raggiunti e le preferenze dei candidati che abbiamo supportato come mozione Giachetti-Ascani, dimostrano come la nostra proposta politica non solo è presente ma si è anche rafforzata ed è radicata in tutta la regione Calabria. Il Pd della Calabria nonostante le nostre richieste ed il lavoro quotidiano che svogliamo nelle amministrazioni locali e nei pochi circoli ancora esistenti, ignora il fatto che ci sia una classe dirigente presente nei territori che è parte del rinnovamento indispensabile e necessario in Calabria. Riteniamo utile ed urgente organizzare il congresso che possa dare slancio al Pd e chiarire la linea politica che si vuole adottare in vista dei prossimi appuntamenti elettorali, cosi come allo stesso tempo, riteniamo urgente confrontarsi con chi guida la regione Calabria per rilanciare in modo attendo questioni prioritarie e necessarie per il nostro territorio, nel perimetro del centro sinistra e con la guida del Pd».

 

Ed infine il passaggio sul rinnovamento: «In Calabria è necessario un rinnovamento radicale, e le elezioni europee possono essere un punto di partenza che non va disperso, bene la campagna di ascolto, ma se serve a rinviare la composizione dei gruppi dirigenti è un tentativo inutile a cui noi ci opporremo».

Un avviso che, evidentemente, vale sia per la Regione che per Reggio Calabria e potrebbe voler dire che si sarà molto da discutere per le eventuali ricandidature di Mario Oliverio e Giuseppe Falcomatà.

 

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