Riabilitazione politica totale per Sebi Romeo, che incassa il reintegro da parte del suo partito, il Pd, che ritira la sospensione della sua iscrizione, decisa all’indomani dell’arresto nell’ambito dell’inchiesta “Libro nero”. Accuse che sono state demolite dalla Corte di Cassazione, che ha smontato la tesi della Dda di Reggio.


«Abbiamo avuto modo di leggere – scrivono in una nota congiunta Nicola Oddati e Stefano Graziano, rispettivamente coordinatore Iniziativa politica del Pd e commissario del partito in Calabria - le motivazioni con le quali la Corte di Cassazione ha rigettato e demolito l'impianto accusatorio che portò addirittura all’arresto del consigliere regionale della Calabria Sebastiano Romeo. Appare del tutto chiara l'assoluta inconsistenza non solo della restrizione per mesi della sua libertà personale, ma anche della prosecuzione del procedimento nei suoi confronti. La commissione di garanzia del Pd ha già revocato la sospensione della sua iscrizione, decisa il 31 luglio scorso in ottemperanza del codice etico. In questi mesi Sebi Romeo ha avuto un comportamento esemplare verso il partito e come cittadino, difendendosi nel processo e non dal processo e attendendo in silenzio, nel rispetto della magistratura, prima il pronunciamento e poi le motivazioni della Corte di Cassazione. Siamo felici - concludono Oddati e Graziano - di poter riabbracciare a pieno titolo Sebi Romeo nella comunità politica alla quale appartiene, e che comunque non gli ha fatto mancare amicizia e solidarietà, e alla quale potrà riprendere pienamente a dare il suo contributo».