Dopo la direzione nazionale del Pd che ha avviato la discussione interna dopo le elezioni europee, si replica anche a livello regionale. Il commissario Stefano Graziano ha convocato gli stati generali dei democrat calabresi per giovedì 13 giugno a Lamezia.
All'incontro sarà presente anche il vicesegretario nazionale Andrea Orlando che proverà a capire cosa è successo in Calabria dove è stato evidente il flop del capolista Franco Roberti.

Sul banco degli imputati, ovviamente il governatore Mario Oliverio e il suo gruppo che hanno scelto di votare Cozzolino. Non riuscendo neanche a ben canalizzare il voto del gruppo. La parlamentare Enza Bruno Bossio, ad esempio, avrebbe votato per la Picierno, mentre a Reggio tutti si sono concentrati sull'assessore della giunta Falcomatà Lucia Nucera. Tanto che, anche l'ottimo risultato ottenuto dal Pd in riva allo Stretto, è finito sotto l'esame dei vertici nazionali, anche per l'exploit di Enzo Paolucci candidato di Leu e sostenuto dall’ex consigliere regionale Nino De Gaetano.

 

La convocazione del vertice da parte di Graziano, inoltre, arriva subito dopo le dichiarazioni di Mario Oliverio a Lamezia, che sono state interpretate come una presa di distanze dal Pd. L'intenzione di candidarsi in ogni caso da parte del governatore in carica, anche a capo di una eventuale coalizione civica, non è stata per nulla gradita a Roma dove le azioni di Oliverio sono sempre più in ribasso.
In questo quadro va inserita l'iniziativa di Graziano “Pd che riparte” per avviare una nuova fase di ascolto e confronto subito dopo la tornata elettorale con l'obiettivo di dare nuovo slancio e radicamento al partito. «Chiamiamo a raccolta tutti i rappresentanti istituzionali, i quadri dirigenti locali, elettori, iscritti e simpatizzanti - si legge in una nota stampa diffusa dal commissario regionale - perché siamo convinti che il processo di apertura e rinnovamento avviato dalla segreteria nazionale vada adesso declinato sul territorio, per far in modo che il Pd sia protagonista, in questa delicata fase politica in cui avanzano le destre, con una proposta politica chiara e innovativa».
Una proposta innovativa che, evidentemente, non potrà ripartire dagli schemi tradizionali. Il processo politico ad Oliverio, insomma, può considerarsi avviato e potrebbe concludersi con una sanguinosa separazione.