A Tiriolo illustrata la proposta di legge regionale per favorire l’unione dei piccoli centri che rappresentano il 70% della Calabria. Irto: «Sarà uno dei temi prioritari per costruire l’alternativa»
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Un freno alla fuga, soprattutto dei più giovani, verso le città e verso altre regioni ma anche l’attivazione di strumenti che inneschino politiche di sviluppo: sono questi gli obiettivi che il Pd Calabria si è prefissato presentando il "Manifesto” per la difesa e il rilancio delle aree interne e la proposta di legge regionale sulla unione e sulla fusione dei Comuni montani.
In un’iniziativa organizzata a Tiriolo, centro in provincia di Catanzaro, simbolo delle aree interne della Calabria con le loro potenzialità ma anche con le loro criticità, i democrat calabresi hanno illustrato il risultato finale di una campagna avviata nei mesi scorsi prima con gli “Stati Generali” di Mormanno (Cosenza), alla presenza della leader nazionale Elly Schlein, e poi con la Festa dell’Unità a Taverna (Catanzaro).
«Sulle aree interne della Calabria – ha detto il segretario regionale del Pd Nicola Irto - non c'è una strategia da parte della Regione e questo è grave perché rischiamo nel giro di dieci anni di avere il raddoppio dei paesi fantasma in Calabria. Bisogna intervenire subito perché le aree interne rappresentano quasi il 70% del territorio regionale. Se non si punta su questo 70% muore la Calabria. Per questo ci siamo caricati anche la responsabilità di fare una proposta legislativa regionale. Numerosi sindaci ogni giorno ci chiedono un sostegno, quello che – prosegue Irto – la Regione a guida centrodestra non dà perché è sorda e si gira dall'altra parte. E quello delle aree interne sarà per noi uno dei temi prioritari su cui costruire l’alternativa al governo del centrodestra alla Regione e in Italia».
Il “Manifesto” è stato illustrato da Pasqualino Mancuso, responsabile aree interne del Pd Calabria, per il quale «la proposta di legge del gruppo regionale serve a far comprendere che dobbiamo mettere in piedi un'iniziativa che modifichi il sistema di governance. Si tratta – ha aggiunto Mancuso – di favorire con forti incentivi le unioni dei comuni per migliorare efficienza ed efficacia dell’azione amministrativa. Abbiamo Comuni che vivono una condizione drammatica sul versante della finanza pubblica e quindi c'è bisogno di metterli insieme. Poi le realtà locali si autodetermineranno, ma noi dobbiamo dare loro la possibilità di farlo».
Secondo Domenico Bevacqua, capogruppo del Pd alla Regione, «se oggi non si avvia una discussione seria sulle aree interne e non si inverte il trend, si rischiano gravi danni al tessuto socio-economico calabrese. Il centrodestra non ha investito un euro né attraverso il Pnrr né attraverso la strategia per le aree interne e questo è un limite che cercheremo di colmare attraverso un confronto serrato con i territori».
All’iniziativa di Tiriolo hanno infine portato il loro contributo anche Anna Pittelli, responsabile Pd Calabria per le tematiche del lavoro, Francesca Dorato, responsabile Transizione ecologica del Pd Calabria, e, in videocollegamento, Marco Nicolai, responsabile nazionale Aree interne del Pd.