L'assenza del governatore segnale evidente del gelo calato nei rapporti con il partito nazionale che rendono sempre più complicata la strada che dovrebbe portare alla sua ricandidatura
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Finalmente arriva un big del Pd nazionale in Calabria. Soltanto Maurizio Martina, almeno fin qui, aveva varcato i confini della nostra Regione prima del voto per le primarie che hanno eletto Nicola Zingaretti segretario nazionale.
Sarà l’ex ministro della Giustizia Andrea Orlando a rompere il tabù arrivando domenica sera alle 18.30 a Vibo Valentia per un appuntamento elettorale che si svolgerà nella segreteria del candidato sindaco Luciano. Appuntamento che oggi sarà preceduto, sempre a Vibo, dall’arrivo del capolista del Pd alle europee Franco Roberti.
Grande attesa, ovviamente, per quelle che potranno essere le posizioni e le valutazioni sulla stato di salute del partito calabrese che ha tributato un largo consenso a Zingaretti, ma che si trova commissariato e alle prese con le grane giudiziarie che si sono abbattute in rapida successione sul governatore Mario Oliverio.
Proprio Orlando qualche giorno fa ha incontrato i vertici del Pd dell’Umbria per provare a chiudere la vicenda relativa a Catiuscia Marini che proprio in queste ore sta affrontando in Consiglio regionale la discussione sulle proprie dimissioni. «Non ci saranno differenze tra Umbria e Calabria» il concetto espresso da Orlando che ricalca quello già formulato da Zingaretti subito dopo l’esplodere dell’inchiesta Passapartout.
In generale la sensazione è che da Roma si voglia percorrere la via della prudenza almeno fino alla conclusione delle elezioni europee e della amministrative, anche per verificare i risultati Pd sui vari territori e non rischiare di perdere consensi alla vigilia dell’appuntamento con le urne.
Un dato, però, è certo Mario Oliverio non sarà a Vibo né questa sera, né all’incontro con Andrea Orlando. Ulteriore segnale del gelo calato nei rapporti tra il governatore il partito romano e del fatto che la sua ricandidatura alle prossime regionali è tutt’altro che scontata.
Riccardo Tripepi