FOTOGALLERY | Il leader dei dem ha lanciato da Piazza del Popolo l’ultimo appello in vista delle votazioni di domenica 25 settembre: «La speranza siamo noi»
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Ultimo comizio elettorale a Roma per il Partito Democratico. A ventiquattr’ore dalla chiusura del Centrodestra, è toccato ai Dem affollare Piazza del Popolo in vista delle votazioni di domenica 25 settembre.
Sul palco Enrico Letta ha sottolineato l’importanza delle battaglie portate avanti dal Pd e la distanza dalle ideologie degli avversari: «Abbiamo fatto la scelta di difendere la Costituzione italiana - ha orgogliosamente affermato Letta - che è nata dalla Resistenza e dell'antifascismo. Non permetteremo che la nostra Costituzione, la più bella del mondo, venga stravolta dalla destra».
Il segretario Dem è tornato sui temi fondamentali del partito: salario minimo, diritti civili e sanitari ed europeismo, citando più volte il compianto David Sassoli: «Ho sentito parole intollerabili su Covid, vaccini, scienza e salute. L'Italia vuole andare avanti. Voglio dire ad Alessandro Zan che la sua proposta diventerà legge nella prossima legislatura. Voglio dire e ribadire viva l'Europa. Fermiamo questa narrazione anti-Europea, viva l'Europa, lo dico e lo ripeto, prendendo in prestito le più belle ultime parole di uno che oggi non è con noi ma che lo sarebbe stato. Grazie David (Sassoli, ndr) per quello che ci hai insegnato».
Letta ha poi concluso in modo perentorio: «Siamo noi che combattiamo contro tutte le ingiustizie, siamo noi la speranza quando non alziamo muri. Andiamo a vincere, viva l’Italia, viva l’Europa».
Tanti ospiti: ministri e governatori
A quella che è stata una vera e propria chiusura corale hanno partecipato i ministri Dario Franceschini, Andrea Orlando e Lorenzo Guerini. Sul palco, poi, hanno preso la parola i cinque governatori: dall’emiliano-romagnolo Stefano Bonaccini al campano Vincenzo De Luca, a Michele Emiliano della Puglia, il toscano Eugenio Giani e Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio. Presente anche il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, il primo ad aprire le danze a Piazza del Popolo.
Le voci
Come accaduto ventiquattr’ore prima, la chiusura elettorale del Pd ha visto riempirsi Piazza del Popolo. Canti e balli hanno preceduto l’entrata in scena dei politici dem, forte si è levata “Bella Ciao”, fra un gran volteggiare di bandiere.
Ci sono giovani e meno giovani, uomini e donne. C’è chi inneggia alla lotta alla mafia, chi sottolinea l’importanza delle donne nel Pd, chi ancora la distanza dalla destra, chi sogna un’Italia ancor più europea. Il pensiero finale diffuso riguarda l’appuntamento ormai alle porte, atteso da tutti: 25 settembre. Adesso, invece, scende il silenzio.