Botta e risposta a suon di note stampa tra il gruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale e il delegato della giunta Occhiuto. Per i dem i requisiti stringenti e scadenze troppo brevi
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I Fondi Ue destinati ai Comuni calabresi al centro di un botta e risposta a suon di note stampa tra il gruppo del Pd in Consiglio regionale e l'assessore della giunta Occhiuto, Marcello Minenna. Se per i dem i requisiti stringenti e le scadenze (dicembre 2023) scadenze sembra siano «rivolti a qualche Comune 'amico', magari avvisato in precedenza», per il delegato regionale «è uno stimolo per i Comuni».
La nota del Pd
«Oltre al danno adesso arriva anche la beffa per tutti gli enti locali interessati al bando elaborato dalla giunta regionale per la spesa dei fondi europei in scadenza a dicembre». Si legge nella nota del gruppo del Pd in Consiglio regionale.
«Già durante gli scorsi giorni - è detto nella nota - il gruppo Pd aveva denunciato le tante incongruenze della relazione dell'assessore Minenna, nonostante le rassicurazioni dello stesso fornite durante una delle ultime sedute della massima Assemblea elettiva calabrese. Le tante segnalazioni che stiamo ricevendo sulla fattibilità ed esecutività di progetti da finanziare con la programmazione 2013/2020 da sindaci e amministratori sono la conferma di quanto da noi già sostenuto circa l'impossibilità di potere rispettare la scadenza prevista dal bando per potere usufruire delle eventuali risorse».
«I requisiti e le modalità con le quali lo stesso bando è formulato - sostengono i consiglieri regionali dem - sono di per sé impossibili da rispettare per i Comuni in termini così brevi. Il bando prevede, ad esempio, che per ottenere i finanziamenti gli Enti locali dovranno avere già approvato la progettazione esecutiva, in linea con il prezziario delle opere pubbliche della Regione per il 2023. Requisiti così stringenti e scadenze temporali così ristrette che fanno venire in mente si tratti dunque di bandi rivolti a qualche Comune 'amico', magari avvisato in precedenza. Se ciò dovesse essere vero sarebbe mortificante per i tanti Comuni calabresi oggi alla ricerca di finanziamenti, ma con progetti non ancora cantierabili».
«Si conferma ancora una volta - è detto ancora nella nota - l'approssimazione e la mancanza di una strategia di sviluppo e crescita da parte della giunta regionale. Non è possibile continuare a sprecare e perdere risorse con interventi a pioggia e senza nessuna concertazione e ciò fa crescere la nostra preoccupazione anche in ordine alla programmazione futura».
La risposta di Minenna
«Spiace constatare che il gruppo regionale del Partito democratico attribuisca al bando per la spesa dei fondi Ue funzioni extra ordinem. Ognuno valuta con i parametri con cui è abituato ad operare. Evidentemente l'opposizione non vuole comprendere la ratio di una misura chiara, che ha l'obiettivo di avviare regole di programmazione per la spesa dei fondi comunitari nella nostra regione». È quanto afferma Marcello Minenna, assessore all'Ambiente, alle Partecipate, alla Programmazione unitaria e ai Progetti strategici, della Regione.
«L'assessorato tecnico - aggiunge Minenna - ha semplicemente avviato un nuovo modus procedendi orientato a creare le basi per una solida sinergia con gli enti locali. Il bando è, infatti, di semplice attivazione, e si riferisce a progetti esecutivi pronti ad essere realizzati. A questo bando, come ho già spiegato, ne seguiranno altri su base periodica. L'idea è quella di stimolare gli enti locali a programmare le loro attività nella certezza che periodicamente arriveranno bandi per i supporti finanziari del caso peraltro sempre con omogenea sintassi amministrativa. Il fine ultimo è quello di evitare soluzioni su misura o comunque estranee ad una visione programmatica».
«Abbiamo ereditato una situazione molto complessa - sostiene ancora l'assessore Minenna - e stiamo operando per invertire la rotta e fare della Calabria una regione virtuosa. Da tecnico non comprendo come si possa fare polemica anche su questo. Noi andiamo avanti, i bilanci li faremo, dati alla mano, a fine anno».