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“Durante l'indagine sulle strutture sportive che offre la città di Cosenza, ci siamo imbattuti nel totale stato di degrado ed abbandono del Palazzetto dello Sport di Cosenza Casali”.
È quanto affermato in una nota stampa diffusa dai Giovani Democratici di Cosenza.
“Non viene garantita alcuna custodia: si può entrare facilmente dalla parte posteriore e gustare il pietoso scenario dell'interno struttura: pezzi di muri scrostati e sverniciati si adagiano sulla pavimentazione, molte vetrate sono state distrutte, il tetto, pericolante e mal messo, non sostiene le ampie infiltrazioni di pioggia.
I fili elettrici sono scoperti e manomessi. Dei sanitari montati in origine, e dell'annessa rubinetteria, non esiste più alcuna traccia.
I pannelli solari, che potenzialmente fornirebbero autonomia energetica alla struttura, sembra che non siano mai stati messi in funzione. Sono lontane nello spazio e nel tempo le risate e le gioie degli sportivi, i cori e le feste degli spettatori.
Altre strutture della città, con gli stessi potenziali del palazzetto di Casali, vengono tenute in manutenzione e sicurezza, offrendo la disponibilità per gli eventi sportivi e con la partecipazione di squadre di serie.
Difatti, l'architetto candidato si è tenuto a debita distanza dal rione casali e qualche giorno fa ha preferito mandare in atto uno dei suoi teatrini in un'altra struttura della città.
Oltretutto, il progetto presentato in quella occasione da Mario Occhiuto sulla innovazione dello Stadio di Cosenza è una manovra politica palesemente populista. È una scritto nero su bianco, ad inizio progetto, "un grande disco luminoso". Cominciamo col precisare che non vorremmo venisse tolto a Cosenza il primato sulle rotatorie, per passare al primato sui grandi dischi luminosi, evidenti agli occhi di tutti e propinati negli svariati colori possibili ed immaginabili in natura.
Pensiamo che lo sviluppo dei potenziali della città rappresenta un obiettivo primario, ma non riteniamo che le "sale vip" alle quali fa riferimento Occhiuto nel suo progetto, siano strumenti idonei e pertinenti agli obiettivi di crescita che un politico dovrebbe maneggiare per attuare il bene comune.
Lo stadio, i palazzetti e le infrastrutture sportive della città devono essere in primo luogo fruibili dai cittadini e soprattutto dai bambini, che devono riscoprirli come luoghi di aggregamento sociale e di sviluppo personale.
Non devono essere una vetrina per vedere i vip che si ristorano in una sala appositamente creata, emblema di quei tanti privilegi delle caste che non vorremmo appartenessero allo spirito della città.
Se lo stato delle strutture pubbliche offerte ai cittadini, e alle quali i cittadini stessi contribuiscono per il tramite delle tasse, è quello del palazzetto di Casali, non si può pensare di rimanere in silenzio.
Chi si è occupato in precedenza di tutto ciò? Chi si è impegnato in prima persona per cambiare l'umiliante ed avvilente realtà di queste strutture pubbliche?
Tutto ciò legittima a pieno la rabbia del cittadino che vede le risorse concentrate unicamente nel progetto del candidato del centrodestra per vincere le elezioni comunali a scapito della realtà quotidiana.
Investiamo sui cittadini – concludono- non sui marziani i quali, sicuramente, apprezzerebbero i tanto amati dischi luminosi di Occhiuto”.