Ormai da tempo in Consiglio regionale gli alfaniani non negano il proprio appoggio alla giunta e alle leggi del centrosinistra, evidentemente in accordo con i vertici nazionali sempre più schierato con il governo Renzi. I senatori calabresi sono sempre più determinati: D’Ascola punta alla presidenza della Commissione Giustizia, mentre Tonino Gentile non vuol farsi sfuggire l’incarico di sottosegretario.


Ed allora ecco la traccia calabrese per fare in modo che anche in Regione gli alfaniani possano avere le loro ricompense tra nomine in dirittura d’arrivo e la Commissione Riforme da costituire. «Oliverio oggi può accelerare i processi di ricostruzione della Regione e se lo farà avrà il nostro pieno appoggio – ha detto Gentile - Al presidente Oliverio chiediamo di recuperare le somme mostruose percepite da alcuni presunti manager, di recente cacciati giustamente dalla giunta. Compensi vergognosi per milioni di euro in una regione così povera sono una porcheria. Questi soldi vanno recuperati all'erario. Sulla sanità chiediamo di tenere aperto il confronto con i commissari e di cacciare "i mercanti dal tempio": il governatore eserciti fino in fondo le sue funzioni.?Il Nuovo centrodestra calabrese chiede di aprire le porte dell'apporto strategico e professionale a professionisti di ogni area». Per quel che riguarda i trasporti, invece, «Rispetto alla prima versione sembra ancora più funzionale, ma è indispensabile mettere mano a Ferrovie della Calabria, con un nuovo presidente. Ancora oggi paghiamo un commissario dirigente del ministero delle infrastrutture, mentre abbiamo speso 100 milioni per acquistare tutta la società, che è strategica e non può essere gestita come è stato in questi anni con super stipendi a pochi eletti che continuano a far maturare debiti».




Riccardo Tripepi