Orrico e Auddino annunciano un’interrogazione parlamentare al ministro Valditara. «Giusto che chi ha saldato il debito con la giustizia costruisca percorsi virtuosi, ma è un precedente preoccupante»
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Non è un libro qualsiasi, ma quello di Giuseppe Scopelliti, ex governatore della Calabria che, dopo la condanna scontata per il “caso Fallara”, gira la regione per presentarlo a varie platee. È accaduto anche in una scuola pubblica di Gioia Tauro e la circostanza – riportato nei giorni scorsi dal Fatto Quotidiano – ha sollevato perplessità nel Movimento Cinquestelle. La deputata Anna Laura Orrico, coordinatrice calabrese del M5S, e il coordinatore pentastellato della provincia di Reggio Calabria Fabio Auddino rendono pubblici questi dubbi e annunciano il deposito di una interrogazione parlamentare «in cui si chiede al ministro dell’Istruzione Valditara di verificare l’opportunità della circostanza e se questa non rappresenti, anzi, un preoccupante precedente rispetto all’autonomia ed all’imparzialità delle istituzioni scolastiche». Orrico e Auddino considerano «assolutamente inopportuna la presentazione del libro dell’ex governatore calabrese Scopelliti avvenuta qualche giorno addietro in un istituto superiore di Gioia Tauro davanti a una platea di ragazzi e ragazze, ai quali il volume è stato anche regalato».
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I pentastellati: qual è l’utilità didattica dell’evento
«È legittimo che – dicono – quanti abbiano saldato il proprio debito con la giustizia, così come ha fatto Scopelliti, decidano di volere riprendere un percorso virtuoso nella società. Questione assai differente è presentare un libro autobiografico durante le ore di lezione, in una scuola pubblica, sulla propria vicenda giudiziaria che, però, diventa una storia collettiva in quanto, ricordiamolo, rientra in un procedimento in cui si metteva alla sbarra il tracollo finanziario della città di Reggio Calabria, il “modello Reggio” celebre alle cronache giusto per capirsi, portandola ad un debito di centinaia di milioni di euro».
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I pentastellati si chiedono «quale utilità didattica possa aver apportato questo evento alla formazione degli studenti e se non abbia, addirittura, peggiorato il quadro la presenza di esponenti politici nelle vicinanze, fra l’altro, di prossimi appuntamenti elettorali riguardanti proprio Gioia Tauro. Le scuole sono dei luoghi sacri dove la formazione delle nuove generazioni dovrebbe essere improntata su una narrazione differente della politica così come delle istituzioni, una in cui, soprattutto, queste ultime non entrino in conflitto fra loro. Non, invece, da una visione parziale e personalistica dei fatti».