Via 2,5 miliardi di euro già stanziati dal Cipess e destinati alle opere nel Mezzogiorno per non meglio precisate esigenze di finanza pubblica”. I deputati del Pd presentano un'interrogazione mentre il gruppo dem calabrese fa appello a Occhiuto «affinché si attivi per evitare un’ulteriore beffa»
Tutti gli articoli di Politica
PHOTO
Un altro gioco di prestigio sui fondi destinati all’infrastrutturazione del Mezzogiorno. Nel documento del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti dell’8 giugno 2023 intitolato “Primo atto integrativo al Contratto di Programma 2022-2026 - parte Investimenti Informativa” i deputati del Pd hanno scoperto che il Governo, in maniera unilaterale, ha deciso di tagliare oltre 2,5 miliardi di euro già stanziati dal Cipess. Una storia che interessa molto da vicino anche la Calabria perché fra quei fondi ci sono 40 milioni di euro che erano destinati all’elettrificazione della linea ferroviaria Catanzaro Lido-Reggio Calabria.
I motivi? Per ora sono oscuri. Nel documento si leggono non meglio precisate “esigenze di finanza pubblica” che vengono legate anche ai ritardi nella progettazione delle opere. Il sospetto della deputazione del Pd è che questi fondi vengano destinati alla realizzazione di altre opere nel Nord. Per questo i deputati Marco Simiani, Anthony Barbagallo, Emiliano Fossi, Simona Bonafè, Nicola Zingaretti, Augusto Curti, Luciano D'Alfonso, Andrea Casu, Irene Manzi, Claudio Mancini, Michela Di Biase, Christian Di Sanzo, Laura Boldrini, Federico Gianassi, Nicola Stumpo e Matteo Orfini hanno presentato una interrogazione. «L'autonomia differenziata del ministro Calderoli è un flop annunciato - si legge in un comunicato dei deputati - ma la Lega, con un blitz dei ministri Salvini e Giorgetti e con la copertura della Premier Meloni, ha tolto 2,5 miliardi di euro di infrastrutture su rotaia, già stanziate, in gran parte per il Centro-Sud e li ha destinati prevalentemente alle regioni del Nord».
«I tagli riguardano ad esempio l’Interporto di Livorno, la Roma-Pescara, la Orte-Falconara, la chiusura dell’anello ferroviario di Roma ed il completamento dell’elettrificazione della tratta Catanzaro Lido-Reggio Calabria. Si tratta di opere attese da anni, necessarie per la crescita di territori vasti - conclude la nota dei deputati - ad oggi penalizzata dalla mancanza di infrastrutture su ferro moderne e funzionali, ma che rischiano uno lungo stop. Il viceministro Rixi, anch’esso della Lega, ha di fatto confermato tali spostamenti di risorse non stabilendo però come e quando i definanziamenti verranno risarciti».
Il gruppo dem in Regione
«Nuovo incomprensibile taglio alle risorse destinate al Sud da parte del governo nazionale che continua a dare copertura alle azioni della Lega che palesemente vuole spaccare il Paese». Ad affermarlo sono i consiglieri regionali del Pd anche loro intervenuti sulla vicenda.
«Bene hanno fatto i deputati del Pd – prosegue la nota del gruppo dem di palazzo Campanella – a depositare un’interrogazione parlamentare per chiedere spiegazioni al governo e a stigmatizzare il blitz messo in atto dai ministri leghisti Salvini e Giorgetti».
«Salvini e la Lega farebbero meglio a rispondere concretamente su queste vicende e illustrare come si procederà a recuperare i finanziamenti decurtati – afferma ancora il gruppo dem – invece di agitare lo specchietto per le allodole costituito dal Ponte sullo Stretto, mentre proseguono il lavoro per l’Autonomia differenziata che avrebbe conseguenze disastrose per l’intero Mezzogiorno. Anche noi chiederemo al governo regionale chiarimenti in merito a quanto avvenuto e, in particolare, per quel che riguarda la Calabria rivolgendo anche il nostro appello al presidente Occhiuto affinché si attivi per evitare un’ulteriore beffa, visti i ritardi già accumulati per il completamento dell’elettrificazione della tratta Catanzaro Lido-Reggio Calabria. Lavori che, secondo quanto stabilito da un precedente accordo con Rfi firmato dal governo regionale allora guidato dal centrosinistra, dovevano essere ultimati entro il 2023».