Nel giorno del varo del Conte bis, Walter Vetroni è ospite a Cerisano del Festival delle Serre, la kermesse di arte, cultura e spettacolo promossa dall’amministrazione comunale guidata da Lucio Di Gioia, giunta alla 26ma edizione. Fondatore e primo segretario nazionale del Pd, appena tornato al governo del Paese insieme ai Cinquestelle, l’ex sindaco della Capitale declina con garbo le domande dei cronisti che chiedono una valutazione del nuovo percorso intrapreso dai democrat.

Fuori dalla politica

Veltroni ha scelto da tempo di restare fuori dal recinto della politica, anche se rivendica con orgoglio lo spessore del governo Prodi di cui fu vicepremier e che annoverava tra gli altri il fondatore dell’Università della Calabria Beniamino Andreatta e due futuri capi dello Stato: Carlo Azeglio Ciampi e Giorgio Napolitano. Sollecitato dalle riflessioni di Gianluca Passarelli, professore associato della Sapienza di Roma, autore di numerosi saggi, l’ultimo dei quali dedicato alla Lega ed alla figura di Matteo Salvini, e dalle domande della giornalista Karen Sarlo, Veltroni, in una delle sale di Palazzo Sersale, ha presentato il suo libro Roma, storie per ritrovare la mia città, scritto con Claudio Novelli per Mondadori, in cui ripercorre aneddoti e memorie dei sette anni trascorsi in Campidoglio, anche con l’obiettivo di ricordare i livelli di civiltà e qualità della vita che scandirono quella esperienza. Ecco le sue parole