Sicurezza, sicurezza e poi ancora sicurezza. Ha poco altro in testa il presidente della Giunta per le autorizzazioni a procedere di Montecitorio Andrea Delmastro Delle Vedove, il quale nell'odierna visita a Catanzaro effettuata a sostegno della candidatura a sindaco di Wanda Ferro (dal canto suo costantemente supportata in blocco dalla nomenclatura del partito a cui appartiene a partire dalla leader Giorgia Meloni) ha affermato: «Il lavoro di Wanda, una volta insediatasi alla guida della città, lo vedrete in tempi fisiologicamente brevi. Lei, infatti, sa bene cosa fare per restituire dignità innanzitutto alle persone perbene che hanno la sfortuna di vivere in quartieri quali Aranceto o Via Teano». 

A riguardo bisogna spiegare che quando il maggiorente nazionale di Fdi sta parlando, nel cuore di Corso Mazzini dove è previsto un incontro con i cittadini, sono circa le 18. Poco fa, insomma, ovvero quando il deputato Delle Vedove è quasi giunto al termine di una giornata per lui molto intensa. Una full immersion nella Catanzaro più "problematica" e, come non bastasse, adesso oggetto anche degli approfondimenti della tv di Stato. Ma per Delle Vedove la questione dell'affermazione della legalità in ogni area del capoluogo, pur apparendo complessa, è invece di relativamente facile e rapida soluzione.

In merito, dunque, spiega: «Non ci vuol mica chissà cosa per tornare ovunque alla normalità. Basta dare gli strumenti giusti alle forze dell'ordine per permettergli di presidiare in modo adeguato il territorio. La sorveglianza, compresa quella con supporto video, spetta banalmente a polizia e carabinieri o, ancora, a finanza e vigili urbani, non certo alle persone di etnia rom quindi. E dobbiamo ribadirlo con i fatti e le azioni concrete. Aggiungo poi che, al di là dell'opera di bonifica da svolgere in loco, servono leggi in grado di assicurare la certezza della pena e anche, su tutt'altro fronte, un potenziamento della scuola. Vale a dire il primo vero mezzo di deterrenza e contrasto contro la criminalità, organizzata o comune che sia». 

In linea con lui, naturalmente, la parlamentare Ferro che gli sta accanto e asserisce subito dopo:  «È necessario non cedere di un passo su una materia delicata e prioritaria come la tutela della sicurezza della gente. E in questa direzione mi muoverò, non appena divenuta sindaco. Ma resta il fatto che qui non c'è solo la delinquenza. Anzi. C'è anche e soprattutto altro. Perché il capoluogo vanta moltissimi elementi positivi. Arte, cultura e bellezza paesaggistica, ad esempio. Dati da cui dovremo partire per costruire la Catanzaro del futuro. Spetta, però, ai cittadini-elettori voltare pagina con un voto che segni una netta discontinuità rispetto al passato».