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REGGIO CALABRIA - Approvazione doveva essere e approvazione è stata. Dopo ore di discussione. Le consuete lungaggini. La nota prolissità. La disperazione di qualche assessore. Il ritiro sull'Aventino del centrosinistra. Scene già viste e riviste dentro l'Astronave. Ad ogni modo, il consiglio regionale seppur a tarda notte, alla fine ha approvato la programmazione dei fondi comunitari 2014-2020. Si punterà su innovazione e specializzazione da una parte, sullo sviluppo rurale (PSR) dall'altra.
Il nodo rifiuti. Ma la giornata di ieri verrà ricordata a palazzo "Campanella" per l'appello accorato dell'assessore all'ambiente. Dopo aver scaricato ogni responsabilità su sedici anni di "inattività" nel campo dei rifiuti, facendo chiari riferimenti alla lunga era commissariale, ha minacciato una decisione che ripetutamente l'opposizione e in silenzio anche parte della maggioranza ha ripetutamente chiesto al titolare della delega all'ambiente: ovvero le dimissioni.
L'attacco a Talarico. Durissimo, peraltro, l'attacco di Pugliano al capo dell'assise. " Dal mese di Maggio chiedo inutilmente al Presidente del Consiglio l'inserimento della legge sui rifiuti all'ordine del giorno. Devo supporre che che ci sia qualcuno che non vuole il riordino del sistema. Peraltro, siamo a un bivio e tutto rischia di bloccarsi se non si utilizzerà la contabilità speciale sul presupposto che la Regione vanta crediti per 200 milioni". L'argomento verrà affrontato Venerdì 25 Luglio in una seduta con un unico punto all'ordine del giorno: la nuova legge sul ciclo dei rifiuti.