Due le sedute di Consiglio regionale che la Conferenza dei capigruppo ha messo in calendario prima della pausa estiva. La prima si svolgerà il 15 luglio e sarà interamente dedicata al question-time; mentre la seconda ad evadere i provvedimenti di legge che nel frattempo saranno licenziati dalle Commissioni.

Tra questi, a quanto pare, non ci sarà il bilancio del quale si inizierà a discutere soltanto dopo le ferie estive, ma non ci saranno neanche la riforma della legge elettorale e la discussione sull’eventuale introduzione della doppia preferenza di genere.

Ulteriore certificazione della situazione di stallo in cui versa palazzo Campanella e che si era dimostrata in tutta la sua evidenza in occasione delle ultime sedute di Consiglio per svolgere le quali c’è stato bisogno dell’apporto della minoranza di centrodestra. Il governo guidato da Mario Oliverio da lunghi mesi non ha i numeri e, ovviamente, su temi delicato il problema riemerge in tutta la sua evidenza. Proprio sulla legge introduttiva della doppia preferenza di genere, infatti, la maggioranza di Oliverio è andata sotto con il Consiglio che ha bocciato la normativa targata Flora Sculco.

 

Né è valso a nulla costituire il gruppo ristretto, formato da Sebi Romeo, Giovanni Nucera, Antonio Scalzo e Mimmo Tallini per mettere insieme uno straccio di riforma della legge elettorale che, in ogni caso, si dovrà fare per fare propri i principi enunciati dalla Corte Costituzionale dopo il caso che ha coinvolto Wanda Ferro.

Una situazione di blocco che ha già messo in allarme i sostenitori del progetto di legge che speravano di vedere la discussione messa in calendario prima delle ferie. Anche perché ci sarebbe la possibilità di far arrivare subito in Aula la proposta di legge a suo tempo presentata dai Comuni che è bipartisan e per la quale in più di un’occasione è stato rivolto un appello al presidente Nicola Irto dagli stessi amministratori locali. Tonia Stumpo ha già messo in allarme i consiglieri chiedendo che la legge venga messa in discussione. Iniziativa che anche Flora Sculco è pronta a fare sua.

 

Non si aprono, dunque, settimane facili per la maggioranza di centrosinistra che senza i numeri per governare dovrà tornare in Aula rischiando di andare nuovamente sotto, mentre tra Roma e la Calabria Mario Oliverio si gioca la partita relativa alla sua ricandidatura.

 

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