Nella citta reggina degli imbarcaderi c’erano tutti i forzisti calabresi ad accogliere il vice premier che ha partecipato alla conferenza sul Ponte: «Attraversamento stabile dello Stretto e porto di Gioia Tauro opere strategiche per il Sud»
Tutti gli articoli di Politica
PHOTO
Numeri importanti per una visita, quella del vice premier Antonio Tajani, che ha visto tutti i forzisti calabresi riuniti a Villa San Giovanni. Ad aprire i lavori il deputato reggino Francesco Cannizzaro che ribadito la centralità del partito partendo dai numeri. «I nuovi tesseramenti ci vedranno ancora come la regione più azzurra d’Italia».
L’assenza
Non ha dubbi il parlamentare reggino ma a Villa San Giovanni si è notata, alla presenza di una carica importante di Governo, l’assenza dei saluti istituzionali del padrone di casa. Grande assente il sindaco Giusy Caminiti che, proprio il giorno prima ha accolto Tajani ed è stata ricevuta a Roma da Salvini per parlare di Ponte.
Convention Fi | «Il prossimo G7 si faccia a Reggio Calabria»: la proposta di Tajani a Villa San Giovanni
Il sogno del Ponte
Eppure l’argomento principe è stato proprio quel sogno di Berlusconi, ricordato con un lungo minuto di applauso. «Il ponte sullo stretto solo un disegno? Mi pare proprio di no. Noi stiamo lavorando per realizzare questa grande infrastruttura che servirà alla crescita di questa Regione, perché arriverà l'Alta Velocità, non solo l'alta capacità. Ci saranno incrementi delle presenze
turistiche, perché ci sarà una crescita di tutto il Sud del nostro Paese, che per Forza Italia è fondamentate. Per il Governo è fondamentale». Tajani non ha dubbi sulla bontà dell’opera che definisce, smentendo gli ambientalisti «un’opera green».
«Non esistono locomotive solo al Nord. Anche il Sud – ha aggiunto - deve diventare una locomotiva del nostro Paese. Noi ci crediamo. Siamo fortemente convinti che il Sud abbia delle potenzialità straordinarie, non soltanto per quanto riguarda il capitale umano. Grazie a tanti meridionali sono cresciute anche le industrie del Nord. È cresciuta anche l'Europa. Il Ponte sullo Stretto - ha sostenuto Tajani - è una infrastruttura strategica. Noi non siamo soltanto concentrati sul ponte, dobbiamo far sì che il Sud dell'Italia diventi anche un grande hub energetico. Penso, a questo proposito, al ruolo che potrà svolgere il porto di Gioia Tauro per le sue capacità. È un porto che 'pesca' molto nel quale possono arrivare grandi navi portacontainer, ma soprattutto noi vogliamo che il Sud diventi il territorio dove arrivi il gas, il petrolio, dall'Africa settentrionale, dai Paesi del Golfo e dall'Asia centrale. Per poi trasferire queste materie prime anche verso il Nord Europa». Pensa in grande Tajani, soprattutto dopo la nomina di Occhiuto a presidente della commissione intermediterranea. «Abbiamo grandi idee per il Sud - ha concluso Tajani – e grandi idee anche per la Calabria. Io ho un'altra idea. Ne ho parlato ieri sera con il presidente della regione Roberto Occhiuto, quello di realizzare uno degli eventi del G7, sto pensando a quello del Commercio internazionale, proprio in Calabria. E' un'idea che ho in testa, farò di tutto perché si realizzi».
Il futuro di Forza Italia
Il sogno di Berlusconi di un ponte che unisca le due regioni è, dunque «un’eredità da portare avanti. Lavorare tutti quanti insieme per raccogliere l'eredità di Berlusconi è una grande sfida che ci dovrà vedere tutti coinvolti. Abbiamo cominciato con i gruppi parlamentari, di Camera, Senato e Parlamento europeo. Li rivedrò la prossima settimana. Voglio sentire le loro idee. Voglio che siano protagonisti, anche, della stesura del documento politico che, prima il comitato di presidenza approverà, e poi il Consiglio nazionale del 15 di questo mese farà suo. Perché è vero che dovremo eleggere la nuova guida di Forza Italia, ma non si tratta soltanto di occupare una poltrona; si tratta di avere una politica, un progetto, delle idee, dei contenuti per andare ad occupare lo spazio politico che oggi è molto più largo di qualche mese fa».
Occhiuto e i progetti per Reggio
E per Reggio l’occasione è diventata un’occasione particolare considerando che il governatore Occhiuto ha reso note intenzioni precise. «Sono fermamente convinto, che alla fine del mio mandato di governatore di questa Regione, se si dovesse fare una contabilità degli interventi che il Governo regionale avrà fatto nelle singole province, la provincia di Reggio sarà quella destinataria del maggior numero di interventi. Non perché abbia un rapporto di simpatia e amicizia con Ciccio (Francesco Cannizzaro) e con i dirigenti politici di questa provincia, ma perché io sono convinto che se c'è una parte della Calabria che può essere, davvero, il motore di sviluppo di tutta la Regione, questa è la provincia di Reggio. In questo territorio è localizzata la prima struttura logistica d'Italia, che è Gioia Tauro, il primo porto d'Italia con un'area retroportuale che dovrà essere l'area dove si attraggono investimenti da parte di società nazionali e multinazionali. Spero che nel mese di settembre si sia una grande, bella notizia, riguardo ad investimenti di multinazionali importanti, nell'area di Gioia Tauro».
L’aeroporto dello Stretto
Sull'aeroporto dello Stretto Occhiuto ha sostenuto che «se c'è un ambito nel quale, da qui a qualche mese, sarà più evidente il successo e la qualità del Governo regionale, quell'ambito sarà quello dell'aeroporto di Reggio. Stiamo lavorando per togliere le limitazioni e con importanti vettori per investire su questo aeroporto. Abbiamo avviato una procedura negoziata con il sostegno dell'Enac, per trovare una compagna che faccia i tre voli stabiliti su Reggio e poi anche di più».